Napoli-funicolare: raid di babygang. Aggressioni, panico e un’ora di blocco
Domenica sera di terrore per gli utenti della funicolare che hanno
subito l’aggressione di una baby-gang. Erano più di trenta, quasi tutti
minorenni: hanno invaso la stazione di piazzetta Augusteo, hanno
minacciato, colpito e allontanato i passeggeri in attesa, hanno bloccato
le porte dei vagoni impedendo la partenza. Solo l’intervento della
polizia municipale ha fatto cessare l’assedio che ha provocato quasi
un’ora di blocco delle corse.
Il blitz è scattato poco dopo le 22 quando il grande gruppo, nel quale
secondo le testimonianze c’era una maggioranza di ragazze, ha deciso di
tornare al Vomero per raggiungere la metropolitana e tornare a casa
dopo la giornata trascorsa in centro. Come accade di frequente, per
evitare di pagare il biglietto, i giovani hanno letteralmente preso
d’assalto la stazione. Hanno forzato l’ingresso per i disabili,
scavalcato i tornelli e hanno preso possesso della funicolare. Una
volta raggiunti i vagoni, in attesa della partenza, per motivi ancora
ignoti hanno deciso di trasformare il blitz da «portoghesi» in una
azione teppistica. I passeggeri che già si trovavano all’interno della
stazione e dentro la funicolare, sono stati costretti ad allontanarsi.
Chi ha cercato di opporsi è stato letteralmente scaraventato fuori del
treno, alcuni passeggeri sarebbero stati sbeffeggiati con schiaffetti
sul volto e calci nel didietro.
Una volta preso possesso della stazione e del treno, la baby-gang ha
iniziato l’opera di blocco dei vagoni: sono stati inseriti i freni di
emergenza, bloccate le porte scorrevoli.
Visto che la situazione stava degenerando, gli addetti della funicolare
hanno deciso di chiedere aiuto: sono usciti in strada e hanno raggiunto
una pattuglia di vigili in servizio a piazza Trieste e Trento,
chiedendo un intervento immediato.
Gli agenti del secondo gruppo motociclisti, al comando del tenente
Cortese, sono intervenuti immediatamente. Raggiunta la stazione, e vista
la gran massa di ragazzi, hanno anche chiesto il supporto di altre
unità. Alla vista delle divise il gruppo si è spaccato…