Napoli, i dirigenti comunali costano venti milioni all’anno. Ecco le cifre
NAPOLI (19 febbraio) – Era un’armata nel
2008 quando in squadra ce ne erano 210 oggi quello dei dirigenti del
Comune è un vero esercito arrivato a quota 256 – quindi 46 in più in un
anno, nel 2009 – che macinano in stipendi 19 milioni 746mila 557,11
euro lordi. Al netto è la rispettabile cifra di 11 milioni 428mila
275,92. A cosa è dovuta questa forbice? Un po’ ai contratti a tempo
determinato, per il resto allo scorrimento delle graduatorie, vale a
dire che i cosiddetti «facenti funzione» hanno colto al volo il treno
che ha riconosciuto loro il lavoro di anni.
Insomma più dirigenti più servizi? Difficile dirlo, anzi a giudicare
dalla qualità della macchina comunale la burocrazia è più un freno che
una risorsa. Più concreta un’altra equazione, ovvero che gli stipendi
di sindaco e assessori sono i più bassi fra le grandi città. Almeno
1500 euro in meno, per esempio, rispetto ai colleghi di Milano e Roma
per quanto riguarda gli assessori. Nel capoluogo meneghino e in quello
laziale i primi cittadini viaggiano fra i 9 e i 10mila euro mensili, a
Napoli la Iervolino si attesta sui 4562 euro. Tutta colpa (o merito)
della Iervolino stessa che in quanto sindaco non si aumenta lo
stipendio: come è noto, le indennità degli assessori rappresentano il
65 per cento dello stipendio del primo cittadino. Ecco perché c’è tanto
dislivello fra Napoli, Roma e Milano. La Iervolino ha fatto di più e
già da qualche anno: si è ridotta del 10 per cento lo stipendio.
Torniamo ai dirigenti. In 20 superano i 100mila euro l’anno, quasi
tutti sono oltre i 50mila. Le cifre messe sul sito del Comune –
tuttavia – sono al netto del cumulo delle indennità, dei premi
produzione e tante altre voci che compongono la parte accessoria dello
stipendio. Di più: l’accessibilità è pessima, quasi a volere complicare
la vita di chi è curioso e vuole verificare gli stipendi di chi ci
amministra. Invece che raggruppare – per esempio – i 256 nominativi in
un solo file sono stati fatti 256 file. Il risultato è che per
visionare atti che devono essere free ci vuole molto più tempo e lavoro
di quanto non ne occorra per quelli della Provincia già da qualche
anno. Lì, basta un click e in un unico file ci sono tutte le
informazioni necessarie. Maggiore trasparenza – al Comune – in tal
senso non guasterebbe. Soprattutto se si considera il ritardo con il
quale i dati sono stati resi pubblici. In rete dovevano esserci già dal
pirmo gennaio.
Lo stipendio più pesante è di Luigi Massa – ormai ex city manager
perché dal primo gennaio se ne è tornato nella sua Torino – con 241mila
153,89 euro. Segue Gianfrancesco Pomicino che si occupa di
metropolitana e di trasporti su ferro con 170mila 312,74. Sul podio
anche Giuseppe Tarallo ex avvocato capo che incassa 153mila 977 euro. I
primi tre guadagnano almeno 3 volte più del sindaco. Un passo in avanti
abbastanza serio lo fa Vincenzo Lipardi dirigente del dipartimento
immagine e comunicazione di Palazzo San Giacomo che da 102mila euro
passa 110mila l’anno, circa 700 euro in più al mese. Anche lui guadagna
il doppio della Iervolino. Il comandante dei vigili Urbani Luigi
Sementa si ferma a 136mila. Non se la passa male nemmeno Roberto Giannì
dirigente dell’ufficio urbanistica al centro del dibattitto politico in
città perché ha concretizzato il piano casa con i suoi 130mila euro.