Il Comune acquista piazza Garibaldi per 6,6 milioni di euro. Lo annunciano il sindaco Rosa Russo Iervolino e il suo vice Tino Santangelo. Palazzo San Giacomo ha atteso 80 anni per riprendersi un pezzo della città «che è uno dei cuori di Napoli» sottolinea la Iervolino. Il passaggio di consegne dalle Fs è avvenuto ieri con tanto di firma in sala giunta. L’acquisto è stato possibile con fondi Cipe, già nel bilancio del Comune e previsti nel progetto di riqualificazione della piazza in seguito alla realizzazione della nuova metropolitana. Piazza Garibaldi è uno dei siti più grandi del Paese, 50mila metri quadrati, di cui 35mila da riempire di funzioni. Come prevede il progetto di Dominique Perrault ormai vecchio di un lustro e che doveva essere cosa concreta nel 2008. «L’acquisto della piazza è un dovere dell’amministrazione – spiega il sindaco – ci consentirà di creare un consorzio con la Metropolitana, le Fs e i commercianti, per la manutenzione e sicurezza della piazza stessa». Insomma saranno i napoletani, la società civile, i commercianti con l’ausilio delle forze dell’ordine a governare e custodire un sito da sempre sinonimo di caos. «L’obiettivo – spiega Santangelo – è di riqualificare l’area attraverso la valorizzazione di un nevralgico nodo d’interscambio che costituisce anche una delle porte principali della città». Il progetto di riammodernamento e riqualificazione affidato all’architetto francese parte dalla statua di Garibaldi e divide la piazza in due grandi aree: nella prima si trova uno spazio aperto destinato a giardini, la piazza della Stazione Centrale, gli accessi al parcheggio Fs e alle linee metropolitane 1 e 2; il secondo spazio coperto, consente il traffico pedonale degli utenti provenienti o diretti alle diverse destinazioni servite dalle Ferrovie dello Stato, dalla Metropolitana e dalla Circumvesuviana. Il tutto dovrebbe terminare nel 2012. Il condizionale è d’obbligo. Perché se la novità è l’acquisto della piazza e la volontà di costituire un consorzio di persone di buona volontà per tutelare il sito, è anche vero che la piazza al momento è un cantiere aperto che viaggia con 4 anni di ritardo. Siamo ad aprile del 2004, Perrault è in sala giunta al suo fianco ci sono la Iervolino e l’allora vicesindaco Rocco Papa. Il famoso e bravo architetto francese dalla sua matita tira fuori la trasformazione di uno spazio informe in appunto due piazze. Spesa prevista 42 milioni di euro, consegna della piazza anno 2008. Un progetto bellissimo che se mai verrà concretizzato darà di Napoli, ai viaggiatori che sbarcheranno via treno – se ne prevedono 500mila al giorno – una immagine di città finalmente europea. Il progetto prevede un tunnel sotterraneo con il quale linea 1 e stazione centrale si collegheranno, sulla stregua di quanto Alvaro Siza sta progettando per la stazione del metrò di piazza Municipio che sarà collegata alla stazione marittima pronta anch’essa entro due anni. Galleria pedonale sotterranea che come quella di Siza prevede aperture sul lato superiore perché vi entri la luce del sole. Tunnel dentro il quale troveranno posto soprattutto le attività commerciali. «Bisogna organizzare quello che adesso è caos, mettere in connessione questo enorme spazio con il tessuto vivo di Napoli» le parole dell’architetto sei anni fa. Trasformare lo spazio informe in più agorà presuppone un vero e proprio fronte, cioè installare al centro della piazza almeno due edifici a mo’ di delimitazione del territorio. Edifici da destinare a usi pubblici, ma anche privati, potrebbero essere uffici, alberghi o case oltre che gallerie commerciali. Una frontiera che segna lo spazio per almeno due piazze. Quella che alla stazione centrale va verso appunti gli edifici. E quella che dagli edifici va oltre la statua di Garibaldi. |