Napoli, il Comune non stampa i verbali In fumo multe per sei milioni di euro
Il Comune non stampa i verbali e vanno in
fumo sei milioni di incasso per violazione del codice della strada.
Passa la manovra di assestamento di Bilancio, varata dall’assessore
Riccardo Realfonzo, dal valore di 30 milioni , ma pesa sull’economia
complessiva del provvedimento che andrà in aula entro fine mese il
mancato incasso per le multe, circa il 10 per cento del totale
appostato nel bilancio di previsione, che è di oltre 60 milioni.
Realfonzo sulla materia è apparso molto seccato: «C’è un problema
derivante da un meccanismo legato alle gare per la stampa dei verbali e
della produzione dei materiali di verbalizzazione – spiega l’assessore
– ma queste minori entrate sono evidentemente un problema su cui andare
a fondo».
Cosa vuole dire Realfonzo? Oltre al solito timore di un intervento
della Corte dei Conti il cui principale obiettivo, come è noto, è
quello di verificare i mancati incassi degli enti locali, c’è chi
addirittura avanza l’ipotesi di fare scendere in campo la magistratura
ordinaria per capire come è stato possibile perdere tanti soldi per la
mancata stampa dei verbali.
È certo invece che è scattata l’inchiesta interna all’amministrazione
che cercherà di far luce sui ritardi che hanno portato all’ammanco di
soldi freschi che a Palazzo San Giacomo avrebbero fatto molto comodo.
Il problema è quello storico che in passato ha fatto perdere già altri
soldi, vale a dire la mancata lavorazione delle multe perché la ditta
incaricata di imbustarli e spedirli a destinazione non ha avuto
assegnato il lavoro.
Giova ricordare che l’attuale comandante dei vigili urbani Luigi
Sementa ha denunciato già un episodio simile alla Procura che ha aperto
un’inchiesta. Realfonzo si consola – tuttavia – perché ha centrato due
obiettivi importanti: altri 3,5 milioni per le famiglie povere come
sostegno per il pagamento della Tarsu. Aggiunti ai 2,5 già stanziati si
arriva a sei. E poi il contenimento dei debiti fuori bilancio, l’anno
scorso di questi tempi ammontavano a oltre 11 milioni, ora siamo a poco
più di 5.
E ancora: l’assessore ha tagliato circa 13 milioni fra contributi
erogati a poggia ad associazioni e per manifestazioni pseudoculturali,
per bollette telefoniche e prestazioni di servizio non meglio
identificate. Ma quello che conta è che con questi tagli si sono
recuperati appunto 13 milioni, «con effetti a tutto vantaggio dei
cittadini. Abbiamo tagliato manifestazioni di Natale che riguardano le
Municipalità» sottolinea Realfonzo.
L’assessore insiste sul punto: «Questa manovra si caratterizza per una
serie di economie e significativi tagli alla spesa che hanno raggiunto
il consistente importo di 13 milioni di euro. Mi rendo conto che taluni
di questi tagli potranno suscitare qualche malcontento, ma quando le
risorse sono scarse diventa tanto più importante indirizzarle senza
indugio verso quelle che sono le effettive priorità per i cittadini».
L’assessore precisa ancora: «Pur in presenza di un ulteriore calo delle
entrate previste per le contravvenzioni, grazie al controllo della
spesa corrente e alla contrazione dei debiti fuori bilancio, la manovra
di assestamento prevede anche alcuni stanziamenti aggiuntivi per la
manutenzione degli immobili comunali e per le politiche
socio-assistenziali, in particolare per l’affidamento dei minori. Per
quanto riguarda gli investimenti, sono previste – tra l’altro – risorse
aggiuntive per il trasporto su ferro e il sistema delle biblioteche
comunali. Finanziamenti statali e regionali sono pervenuti, tra
l’altro, per i lavori relativi all’Albergo dei Poveri» ovvero una
ventina di milioni.