Napoli, inquinamento portuale alle stelle
L’inquinamento di Napoli? Sempre più alto. E adesso proviene anche dal porto. Nonostante la rivelazione sconcertante dell’ultimo rapporto Ispra, che ha indicato la città partenopea come la metropoli più colpita dalle emissioni di Pm10 – particelle presenti nell’atmosfera costituite da polvere, fumo e microgocce, nocive per l’apparato respiratorio umano -provenienti dalle navi ormeggiate in porto, nulla è stato fatto finora dalle istituzioni per ottenere un miglioramento. Ad oggi molte imbarcazioni mercantili, traghetti e navi da crociera che sostano nei moli partenopei continuano a tenere in funzione i motori contribuendo all’inquinamento dell’aria già avvelenata dalle polveri sottili. A detta di molti le soluzioni per risolvere la situazione ci sarebbero ma probabilmente non vengono attuate perché considerate troppo costose.
“Le Istituzioni in questa vicenda hanno molte colpe – afferma l’avvocato Angelo Pisani, Presidente di NoiConsumatori.it -. Innanzittutto è dal 2005 che vige la normativa in base alla quale viene negato qualsiasi scarico di sostanze inquinanti nelle aree portuali, punibile con pesanti sanzioni penali. Eppure pur essendo a conoscenza della situazione il Comune di Napoli e le istituzioni competenti non hanno né punito i responsabili delle emissioni inquinanti nè hanno trovato una soluzione perché, citando l’inchiesta pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno, considerata probabilmente troppo dispendiosa. Il tutto rigorosamente a danno della salute dei cittadini napoletani che rischiano ogni giorno serie patologie respiratorie. Il Comune finora ha preso in giro i cittadini con i tanti ed inefficaci divieti di circolazione delle auto che avrebbero dovuto limitare ed abbassare il livello delle polveri sottili in città ma che di fatto si sono rivelati inconsistenti e problematici per la viabilità. Non ci sono mai stati interventi concreti in grado di tutelare davvero la salute dei napoletani. Siamo indignati per quanto continua ad accadere in città e per la noncuranza delle istituzioni dettata da anni di malgoverno e cattiva gestione del denaro pubblico”.