Napoli, la truffa dei falsi pazzi Una centrale hi-tech per i documenti
NAPOLI (18 gennaio) – Il sospetto prende
corpo giorno dopo giorno, fornendo agli investigatori e alla Procura un
quadro che sembra farsi sempre più nitido e inquietante. Il caso dei presunti falsi pazzi che riuscirebbero a godere dei benefici previsti dalla legge in termini di pensioni di invalidità.
Dopoi falsi non vedenti,
ecco i falsi matti. Tutti residenti nel quartiere Chiaia. Indagini
affidate a polizia e carabinieri, che stanno continuando ad acquisire
documenti e atti.
Un’inchiesta- quella coordinata dai pubblici ministeri della sezione
Reati contro la pubblica amministrazione, guidata dal procuratore
aggiunto Francesco Greco – che si allarga a macchia d’olio. Come ha
anticipato due giorni fa il nostro giornale, il business delle false
certificazioni presentate per ottenere indebitamente le dall’Inps le
pensioni non si fermava ai falsi ciechi.
C’è di più: gli investigatori sono convinti che dietro le due maxitruffe ci sia un’unica regìa. Una sola «mente», insomma.
Ma c’è di più. Perché a dare sostanza alle ipotesi dell’accusa ci sono
le parole del direttore del Dipartimento di Salute mentale della Asl di
Chiaia, il dottor Claudio Petrella. «Da tempo – dice – avevamo
segnalato l’anomalia dei dati che indicavano un’altissima incidenza di
portatori di patologie psichiatriche. Soprattutto se rapportata ai dato
generale di tutta la città». Per questo motivo l’Asl è stato il primo
organismo a far scattare l’allarme e a collaborare con le forze
dell’ordine, che per giorni hanno bussato a quegli uffici per acquisire
casse e casse di documenti.
Ma torniamo all’indagine. Due gli elementi di novità. Il primo è
rappresentato dalla scoperta di uno scanner sofisticatissimo che
riuscirebbe a falsificare firme che sono invece originali ed
autentiche. Da questo strumento sarebbero partite le prime carte,
perfettamente falsificate: i primi certificati inviati per dichiarare
le psicopatologie dei 400 presunti falsi malati individuati dai
carabinieri di Polissipo (diretti dal luogotenente Tommaso Fiorentino,
coordinato a sua volta dal capitano Federico Scarabello, della
compagnia Rione Traiano) sarebbero stati sfornati dalla stessa
macchina. È lo stesso dottor Claudio Petrella a connfermare l’ottima
qualità di quel prodotto falsificato. E non soltanto lui. Molti degli
stessi medici, convocati in qualità di testimoni, avrebbero
riconosciuto l’autenticità della loro firma (e non certo del documento
che la riproduceva).
La seconda novità è il filo rosso che sembra legare indissolubilmente
la vicenda dei falsi ciechi a questa dei falsi matti. Ci sono molte,
troppe analogie, a prescindere dal dato che localizza lo scandalo nel
quartiere di Chiaia. La quantità di pratiche sequestrate negli uffici
della Muncipalità è infatti di gran lunga superiore a quelle registrate
in altri quartieri della città, talvolta in un rapporto addirittura di
uno a dieci.
Un’ultima parola sul presunto regista dell’operazione. Nel caso dei falsi ciechi l’inchiesta ha individuato in Salvatore Alaio,
consigliere della Municipalità di Chiaia, il presunto organizzatore.
Alaio è detenuto dall’inizio di dicembre con le accuse di associazione
per delinquere, falso e truffa. Tra i beneficiari degli assegni di
invalidità, c’erano anche amici e parenti del consigliere municipale.
Il sospetto degli inquirenti è ovviamente che il nuovo «giro» illegale
veda coinvolti gli stessi responsabili della truffa venuta alla luce il
mese scorso. Il consigliere alle ultime elezioni nel 2006 ottenne una
notevole affermazione, ottenendo 1900 voti. La procura indaga anche su
un episodio che potrebbe essere connesso alla vicenda: il padre di
Alaio ha denunciato di essere stato vittima di un sequestro lampo:
sarebbe stato prelevato nei pressi di casa da due persone e minacciato.
I rapitori avrebbero rivendicato la restituzione immediata di somme di
denaro intascate dal consigliere, probabilmente per pratiche di
pensioni di invalidità non andate in porto.
L’ARTE DI ARRANGIARSI PURTROPPO SOLO A NAPOLI SUCCEDONO QUESTE COSE, NON SI Sà COME ANDARE AVANTI E SI SFRUTTANO QUESTE OPERAZIONI ILLEGALI A DISCAPITO DELLA GENTE ONESA CHE SI SVEGLIA ALLE 5 DI MATTINO PER ANDARE A LAVORARE. IO DIREI A QUESTI CRIMINALI: ANDATE A LAVORAREEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!