Napoli, lavoro minorile in crescita. Pisani: “Napoli ha fatto un passo indietro. I bambini devono essere lasciati liberi di studiare e giocare!”
“Una vergogna inaudita che fa fare a Napoli un passo indietro – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Non è possibile che nella città partenopea i bambini vadano a lavorare. L’aumento del 12% vuol dire che troppo spesso qui si negano ai bambini i diritti dell’infanzia ed allo studio. Spesso a causa dell’ignoranza che si respira in alcuni ambienti della città ed a causa della disoccupazione e della crisi econoimica, i minorenni sono costretti a lavorare come camerieri, baby sitter, garzoni del salumiere per “arrotondare” le casse familiari. Al di là di tutte le campagne di sensibilizzazione e delle manifestazioni, la situazione non è cambiata anzi è peggiorata. Le istituzioni competenti e le forze dell’ordine avrebbero il compito di verificare nei locali e dei negozi che non ci sia sfruttamento minorile, ma se il dato è in crescita significa che evidentemente non sono stati effettuati controlli sufficienti. Vietare il gioco, la scuola, la socializzazione e la fantasia dei bambini è negare la loro infanzia, la loro innocenza e rifiutare – come ha affermato anche la senatrice Burani Procaccini – il valore del progresso e della parità dei bambini, principi questi sanciti dalla Convenzione sui diritti mondiali dell’infanzia” – conclude Pisani.