Napoli, l’inchiesta sui falsi pazzi Ispezioni nella Asl e nei centri clinici
NAPOLI (20 gennaio) – Dagli uffici della Municipalità al distretto Asl. Passaggio inevitabile,l’inchiesta sui finti pazzi
ora si estende al pianeta Sanità. E investe il distretto Asl di via
Chiatamone, dove ieri mattina si sono presentati i carabinieri del
comando provinciale di Napoli. Indagine aperta, ampia. Tanto che nelle
prossime ore la gittata degli accertamenti potrebbe investire i centri
clinici che hanno rilasciato in questi anni certificati finiti oggi nel
mirino degli inquirenti. Ma andiamo con ordine, a ripercorrere le
ultime tappe investigative di una vicenda che punta ad accertare una
truffa al sistema previdenziale da parte di centinaia di presunti
psicolabili: finti pazzi che avrebbero fatto carte false (arrivando
finanche a simulare stati di follia dinanzi a commissioni ad hoc) pur
di intascare soldi non dovuti (da quattrocento a novecento euro
mensili).
L’ultima mossa, dunque, è di ieri mattina. Dopo aver acquisito circa
quattrocento pratiche di sedicenti malati di mente – tutti al momento
ancora fruitori di una pensione mensile – i carabinieri hanno messo a
segno un nuovo sopralluogo: hanno acquisito ieri le «istruttorie»
condotte dai medici Asl che stanno alla base del certificato di
invalidità mentale, verbali decisivi per battere cassa negli uffici
dell’Inps.
Una mossa doverosa, che non intende ovviamente colpevolizzare medici e
quanti operano in forza a commissioni giudicatrici della sanità
campana, spesso vere e proprie vittime di un sistema truffaldino
radicato da tempo sul territorio. Si indaga sulle istruttorie del
triennio 2006-2009.
Truffa, falso, associazione per delinquere le accuse ipotizzate dal
pool mani pulite del procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm
Giuseppe Noviello. Possibile che negli uffici Asl siano arrivati in
questi anni documenti falsi, certificati, perizie, tac e attestati:
materiale posticcio? Roba taroccata al computer per ingannare i medici
in un iter tanto tortuoso? È uno dei punti che la Procura intende
accertare, tanto da rendere necessario un nuovo sopralluogo degli
uomini del capitano Federico Scarabello e del luogotenente Tommaso
Fiorentino.
Di qui la necessità di svolgere controlli, di procedere a ritroso.
Dalla pensione ai test clinici, dall’assegno di invalidità agli esami
dei sedicenti pazzi dinanzi a medici, psicologi, esperti nelle
relazioni sociali.