Napoli: mare balneabile, non inquinato – fatte eccezioni-
Arriva l’ordinanza sindacale che regola i
bagni nella città di mare. Nessuna sorpresa, nel senso che il mare di
Napoli è balneabile e non inquinato. Fatte le debite eccezioni,
naturalmente. Tuffi e bagni vietati nelle due estremità:
Bagnoli-Nisida a ovest e Pietrarsa-San Giovanni a est. E nelle zone
portuali, come da legge.
L’ordinanza si protrare ormai da anni, visto che la balneabilità è permessa ormai dal 2003.
A
Pietrarsa i tecnici l’Arpac, l’agenzia regionale di protezione
ambientale, ha segnalato inquinamento dovuto a fattori non univoci,
mentre a Bagnoli, invece, ci sono problemi che vengono considerati
«temporanei» e collegati alle operazioni di smaltimento dei rifiuti
provenienti dall’area dalla fabbrica che affacciava sulla spiaggia. Non
è balneabile il tratto a ridosso di Nisida, ma anche dalla spiaggia del
«lazzaretto» dell’isolotto sono vietati i tuffi in mare, così come
nella zona dell’impianto di sollevamento: è il punto in cui viene
convogliata l’acqua che passa sotto all’area dell’Italsider.
Per
evitare che l’inquinamento arrivasse al mare, nei mesi scorsi è stato
realizzato, sotto la sabbia dell’arenile che si trova davanti al borgo
marinaro, un «muro» realizzato con un materiale speciale che preclude
il percorso diretto al mare e incanala l’acqua verso l’impianto dove
dovrebbe essere purificata e poi versata in mare. L’intervento di
purificazione delle acque potrebbe consentire una revisione della
balneabilità e restituire anche il mare di Bagnoli alla cittadinanza ma
l’estate per quest’anno dovrebbe saltare.