Napoli, morì dopo intervento all’utero Sospesi due chirurghi del San Paolo
NAPOLI
L’ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione
La ragazza fu sottoposta a un intervento di conizzazione del’utero, nel novembre del 2008:
La giovanissima paziente morì dopo pochi giorni nello stesso ospedale.
Il giudice afferma inoltre che, commesso il primo errore, gli indagati
La morte di Anna Vitale – che non era affetta da malattie pregresse – è
(2 febbraio) – Anna Vitale aveva solo 23 anni e morì, il 3 dicembre del
2008, dopo essere entrata in coma in seguito a un banale intervento
chirurgico all’utero, nel reparto di Rianimazione del San Paolo di
Napoli: per questa vicenda sono stati sospesi dalla professione due
chirurghi della struttura sanitaria, ritenuti responsabili di un errore
«tecnico inammissibile», per «imperizia» e «negligenza».
dell’esercizio della professione emessa dal gip presso il tribunale di
Napoli, su richiesta del Pm – eseguita oggi dagli agenti del
commissariato di polizia di Bagnoli – riguarda i due chirurghi Giuseppe
Tomasillo, 62 anni, e Vincenzo Volpicelli, di 65.
si doveva così diagnosticare una lesione pre-neoplastica provocata
dalla eventuale presenza di un papilloma virus. Durante l’intervento
Anna Vitale fu colpita però da una emorragia e finì in coma.
L’ordinanza della sospensione evidenzia che «il comportamento
professionale dei chirurghi che realizzarono l’intervento di
conizzazione fu caratterizzato da un errore tecnico inammissibile ed
inescusabile, per imperizia e/o negligenza nella effettuazione del
primo intervento chirurgico, nel corso del quale si determinava una
imponente emorragia esterna e interna, che non venne sufficientemente
controllata».
«non hanno posto in essere le azioni idonee a salvare la ragazza,
aggravandone le condizioni di salute».
per il gip quindi «sintomo di una interpretazione del proprio ruolo
professionale scevro dai principi deontologici che necessariamente, per
la delicatezza degli interessi in gioco, non possono essere accantonati
e o ignorati».