Napoli, onesti diportisti ancora perseguitati
L’abusivismo, la violenza e l’illegalità di Napoli sono solo la conseguenza e l’effetto della negligenza, inefficienza e annose omissioni della pubblica amministrazione partenopea e delle istituzioni che da anni hanno abbandonato la città, consentendo lo sviluppo del malaffare e della pirateria in strada e in mare, senza interessarsi dei bisogni e delle esigenze dei cittadini e del settore nautico, senza mai fissare regole, piani portuali e assicurare trasparenza e ormeggi sicuri ai diportisti e agli eventuali turisti, avventuratisi in città via mare, dichiara, in una nota, l’avvocato Angelo Pisani, legale del comitato gommonauti e diportisti napoletani.
Grazie alla politica fallimentare e omissiva del Comune di Napoli, migliaia di cittadini non sanno dove poter ormeggiare la propria barca;moltissime, inoltre, sono le barche sequestrate dalle forze dell’ordine all’insaputa dei proprietari, responsabili solo di vivere a Napoli e di aver sborsato migliaia di euro per la loro custodia affidandosi agli unici ormeggiatori (risultati solo oggi abusivi dalle indagini delle istituzioni) presenti sulla costa in assenza totale e continua di segnaletica e degli organi competenti, al contrario di quanto accade in ogni altra città di mare.
Pertanto l’Avv. Pisani, lancia, sollecita nuovamente la pubblica amministrazione, rilanciando la proposta alle istituzioni sulla possibile e proficua istituzione della figura dell’«ausiliario del mare» al fine di poter far custodire e gestire il parco natanti e consentire oltre allo sviluppo economico e turistico, a centinaia di giovani e addetti ai lavori di regolarizzarsi, pagare le tasse e rispettare la legge rendendo un servizio alla collettività e all’immagine della città, altrimenti Napoli sarà solo destinata ad affondare insieme alle barche dei suoi abitanti, conclude nella nota l’Avv. Pisani.