Mancano i fondi. La Astaldi, azienda capofila di un pool di imprese impegnate nella realizzazione dell’Ospedale del Mare, ha sospeso i lavori dal primo ottobre. Uno stop seguito dal licenziamento collettivo e dalla messa in cassa integrazione dei 36 operai utilizzati nel cantiere di Ponticelli che le imprese si sono impegnate «nel caso di nuova cantierizzazione della stessa opera, a rioccupare». Una crisi profonda gestita volutamente col silenziatore dalla giunta regionale e dai dirigenti della Astaldi, tutti impegnati nella ricerca di soluzioni economiche e tecniche per consentire la ripresa dei lavori dando alla sanità campana la possibilità di utilizzare la superstruttura in costruzione dal lontano 2004.Cantiere chiuso e inaugurazione a data da destinarsi perché rispetto al progetto iniziale, sono subentrate nuove modifiche alle numerose varianti in corso d’opera che hanno interessato la realizzazione della struttura di Ponticelli.
Avrebbe dovuto cominciare a funzionare nella primavera del 2011, grazie all’impulso dato all’opera dall’ingegnere Ciro Verdoliva, commissario regionale per l’Ospedale del Mare, che a fine mese vedrà scadere l’incarico conferitogli nel 2009 dall’ex governatore Bassolino. Il mandato del tecnico dovrebbe essere prorogato dal presidente Caldoro che confida sulla collaborazione di Verdoliva per una rapida ripresa dei lavori.
Lo stop
L’ultimo stop ai lavori è stato determinato dalla predisposizione di una variante di adeguamento alla legge 16/2008, integrata dalla delibera 54/2010 della Regione Campania poi modificata con il decreto commissariale 49/2010. «La variante – spiega l’ingegnere Verdoliva – è in corso di approvazione, ma con una condizione essenziale che è quella della copertura finanziaria dell’opera, indispensabile per la prosecuzione dei lavori». La variante oltre a prevedere l’adeguamento dell’edificio ospedale prevede anche e soprattutto l’adeguamento del complesso alla sua nuova classificazione. L’Ospedale del Mare non sarà più un semplice presidio ospedaliero dell’Asl Napoli 1 Centro, ma un’azienda ospedaliera di rilievo nazionale.
I fondi
Senza soldi non si potrà riaprire il cantiere dell’Ospedale del Mare per il quale era programmata una spesa di 118 milioni di euro garantiti dalla parte pubblica e un project financing di 91 milioni di cui si sarebbero dovute far carico la Astaldi e le sue consociate. Un progetto rivoluzionario ma senza risorse…
Nuovi costi
La variante delle discipline cliniche (realizzazione di un trauma center eliporto attivo nelle 24 ore, centro di unità spinale unipolare con neuro riabilitazione, centro HUB1 per l’emodinamica interventistica e centro di secondo livello per l’ictus cerebrale e uno stome center urologico) non supera i 20 milioni. La realizzazione di un nuovo edificio direzionale e di nuovi parcheggi ne costerà almeno altri 25 milioni. Ma a questi 45 milioni va aggiunto il completamento delle apparecchiature biomedicali per una spesa stimata di ulteriori 40 milioni. Tirando le somme, al momento il cantiere di Ponticelli ha bisogno di altri 85 milioni di euro..