Napoli retrocesso, tifosi risarciti

Con una sentenza che rischia di creare un clamoroso precedente, il giudice di pace di Napoli ha dato ragione a 11 tifosi azzurri che avevano intentato negli anni scorsi una causa contro la Figc, che aveva retrocesso il club campano in serie C1. Il giudice ha riconosciuto i “danni morali ed esistenziali”, valutati 1000 euro. Ovviamente, la sentenza non inciderà sulla retrocessione o su eventuali ripescaggi della squadra.

Una sentenza che farà storia e che rischia di mettere in moto un fiume di denunce senza fine. I fatti risalgono all’estate del 2004, quando la Figc, al termine di una delle estati più calde del calcio italiano, dichiarò fallita la Ssc Napoli, visto che non aveva passato i controlli della Coavisoc. Nonostante le aspre battaglie intraprese da Luciano Gaucci (e gli appelli anche di personaggi di spicco della politica italiana), all’epoca interessato all’acquisto della società, che ricorse anche alla Giustizia ordinaria arrivando persino al blocco del campionato di serie B, non si trovò nessuna via d’uscita. La nuova società rilevata da Aurelio De Laurentiis fu ammessa a ricominciare dalla serie C1 grazie al Lodo Petrucci, ma alcuni tifosi non si diedero per vinti e fecero causa alla Federazione dopo essersi riuniti nel ‘Comitato tifosi del Napoli’. I risarcimenti ordinati dal giudice di pace di Napoli rappresentano soltanto una minima parte di quelli che negli ultimi mesi hanno fatto ricorso ai giudici. “Ci sono altri 56 mila tifosi del Napoli, in tutto il mondo, che hanno già fatto o preannunciano il loro ricorso al giudice di pace – ha spiegato l’avvocato Pisani – La sentenza di oggi rappresenta un precedente importantissimo”.