Napoli, rifiuti: ora è emergenza discariche La Iervolino: in città tutto sotto controllo
La prima protesta ieri, dodici ore di
sciopero e un presidio in piazza del Plebiscito sotto la sede del
commissariato per i rifiuti con uno striscione choc, «W i Casalesi»,
duramente stigmatizzato da sindacati e istituzioni. I lavoratori degli
ex consorzi di bacino sono scesi in piazza per difendere il loro posto
di lavoro minacciato da una sentenza del Consiglio di Stato che da
giovedì prossimo diventerà esecutiva per i primi 221 addetti. A
rischiare sono in duemila ma la questione, osserva l’assessore
regionale Ganapini, è più complessa: quando l’emergenza rifiuti finirà,
dei 24mila lavoratori impiegati oggi a vario titolo nel settore
resteranno in attività poco meno di 10mila.
Lo sciopero ieri ha paralizzato l’attività di conferimento dei rifiuti
in quattro discariche della regione ma la situazione potrebbe
precipitare giovedì: scade infatti quel giorno la pausa di 48 ore che i
manifestanti hanno deciso di concedere per capire che sbocchi avrà la
loro protesta.
«Non siamo in emergenza, la situazione è sotto controllo»: così il
sindaco di Napoli, Rosa Iervolino riferendosi alla situazione rifiuti
in città. «Il problema dei lavoratori dei bacini (che ieri hanno
protestato in città, ndr) non è una nostra competenza ma del
commissariato di governo» ha concluso la Iervolino precisando di non
aver avuto contatti con esponenti del Governo sulla vicenda.