Napoli, scoperto traffico di rifiuti speciali diretti in Cina
Erano pronti per essere imbarcati alla volta della Cina. Cinque container contenenti rifiuti speciali sono stati scoperti dagli agenti della Guardia di Finanza in collaborazione con i funzionari dell’ufficio Dogane nel porto di Napoli. All’interno dei container c’erano scarti derivanti dalla lavorazione di materiale plastico, che anziché essere destinati ad attività di recupero così come dichiarato nella documentazione che accompagnava il carico, erano diretti ad una società esercente un’attività legata alla realizzazione di giocattoli, casalinghi per la casa e articoli elettronici. Gli scarti, soprattutto materiali plastici derivanti da elettrodomestici o da immondizia domestica, erano diretti allo scalo di Qingdao, meglio conosciuta in Occidente come Tsingtao, città sub-provinciale nell’est della provincia di Shandong, sede di un importante porto, base navale e centro industriale.
Un plauso all’operato delle forze dell’ordine arriva dall’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori.it. “E’ chiaro che è difficile riuscire a capire se i rifiuti sarebbero rimasti nel posto in cui sono stati trovati – spiega l’avvocato Pisani – oppure trasportati e trasferiti in altre città della Cina. È, comunque, certo che gli scarti sarebbero finiti nuovamente nel ciclo produttivo e questo deve farci riflettere. Il traffico illecito di rifiuti, purtroppo, costituisce una realtà diffusa nel nostro territorio e sempre più spesso a rimetterci sono i napoletani. L’auspicio è che controlli come quello operato nel porto di Napoli siano più frequenti e non rappresentino operazioni effettuate sporadicamente”.