Napoli, scoppia un incendio a scuola Alunni in fuga al Centro direzionale/Video
NAPOLI
(25 maggio) – Fiamme, fumo e paura. Il tutto in pochi attimi,
fortunatamente senza feriti e peggiori conseguenze. Attimi di panico e
tensione quelli vissuti ieri pomeriggio verso le 16 al Centro
Direzionale, quando un principio d’incendio si è sviluppato al secondo
piano dell’Istituto Comprensivo «Gennaro Capuozzo».
In quel momento si trovavano all’interno della scuola (che ospita
classi dell’infanzia, delle elementari e medie) una settantina di
ragazzi circa, che stavano svolgendo attività sportiva nella palestra a
pianterreno e le lezioni nei laboratori previste nel prolungamento
pomeridiano. Le fiamme si sono sprigionate invece, e per fortuna, al
secondo piano. Una prima ricostruzione dei fatti riconduce a una cicca
di sigaretta quale fattore causale, cicca che sarebbe stata ritrovata
in un contenitore per la raccolta differenziata dei rifiuti speciali di
plastica, posizionato in un’area di disimpegno circondata da diverse
aule, vuote in quel momento.
È stato il personale della scuola ad accorgersi dell’improvvisa
emergenza e a dare l’allarme sollecitando l’intervento dei vigili del
fuoco. Di lì a poco, all’isola G9, dove è ubicato il plesso scolastico,
è giunta anche la polizia scientifica e un’ambulanza del 118, mentre la
sala operativa dei vigili del fuoco ha provveduto a dirottare
tempestivamente sul luogo due squadre con autobotti e un’autoscala, una
unità autoprotettori e un’unità specifica per il rilevamento delle
sostanze tossiche, in totale una ventina di pompieri diretti dal
funzionario di guardia al momento.
I ragazzi, nel frattempo, sono stati subito evacuati dall’istituto e
messi in salvo, mentre i caschi rossi hanno impiegato non meno di due
ore prima di domare lo scenario di fiamme e fumo, soprattutto tanto
fumo, che si è presentato al loro arrivo e che ha creato non pochi
problemi nelle fasi iniziali dell’intervento.
Si è reso necessario, infatti, l’impiego di bombole e maschere per
affrontare adeguatamente l’onda di fumo intenso e acre che ha invaso
gli ambienti interni circostanti. E sulla cui natura (forse tossica)
sono in corso ora ulteriori accertamenti e verifiche. Così come resta
da capire ora con esattezza quale sia stata la vera dinamica
dell’episodio e se, effettivamente come sembra, sia stata una cicca di
sigaretta lasciata nel contenitore dei rifiuti a provocare il tutto.
Al vaglio insomma, l’ipotesi di un incidente, anche se gli inquirenti
non escludono altre possibilità. Le indagini della Scientifica faranno
luce su tutto questo. Nella scuola oggi si sarebbero dovuti tenere gli
esami d’inglese del «Trinity» che avrebbero visto impegnati 50 alunni,
ma la struttura resterà chiusa per diversi giorni. Il «Gennaro
Capuozzo», nato quindici anni fa, ha ricevuto nei mesi scorsi un
milione e ottocentomila euro di finanziamento da destinare alle opere
di ristrutturazione.
«Questo perché tendiamo a un miglioramento costante – ha specificato la
dirigente scolastica Silvana Dovere – Abbiamo anche chiesto vetri
schermati per proteggere i ragazzi dal sole e vetri di sicurezza,
perchè ci teniamo a far funzionare le cose».
Sull’incendio la preside non ha avuto esitazioni: «Non sappiamo come si
siano potute sviluppare le fiamme – ha detto – ma è certo che a
quell’ora al secondo piano non c’era nessuno: né allievi, né docenti,
né personale Ata. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio. Nessuno
ha riportato ferite. Si è trattato di inutili allarmismi creati non si
sa bene ancora da chi».
Ma inevitabile è apparsa la coda polemica, dopo lo scampato pericolo,
nei commenti dei genitori degli alunni. Che la pensano diversamente.
«Siamo corse a prendere i nostri figli – hanno spiegato alcune mamme
all’ingresso della scuola – preoccupate che fosse accaduto loro
qualcosa. Quando si è sviluppato l’incendio i ragazzi erano impegnati
nelle attività extradidattiche, ma anche se nessuno è rimasto coinvolto
nell’emergenza, ci domandiamo come sia possibile che un cestino per la
carta abbia preso fuoco da solo…».