Napoli sprofonda, distrutte schiene, piedi, moto ed auto
Mentre sotto Via Cimarosa e la Villa Floridiana nessuno controlla pericolosi cunicoli e ricoveri antibomba, che ogni giorno rischiano di sprofondare, Noi adottiamo le strade e parte il servizio segnalazione “insidie, buche e voragini stradali” per prevenire danni
Non sono bastati la morte di un’anziana donna, il ferimento di numerosi motociclisti, la chiusura dello stadio collana per rischio crollo, ora, dichiara l’avv. Angelo Pisani, la palese deformazione di Via Scarlatti e la voragine di Via Cimarosa, dove alcune fonti segnalano la presenza di cunicoli discendenti fino a Via Toledo e ricoveri-rifugi antiaerei risalenti alla seconda guerra mondiale ad oggi abbandonati a se stessi e privi di qualsiasi manutenzione con tutti i relativi pericoli di sprofondamento, è proprio l’ultimo campanello di allarme che inchioda Comune di Napoli alle sue gravi e palesi responsabilità, facendo scattare il diritto al risarcimento danni per tutte le vittime della mala-amministrazione.
L’Avv. Angelo Pisani, Presidente di Noi Consumatori, che, per protesta, non paggerà più le spese di manutenzione impianti fognari imposte nelle bollette ARIN, nella sua nota, dichiara: “le Istituzioni o non conoscono Napoli o fanno finta di non sapere, ma sia l’ignoranza che l’indifferenza mettono a grave rischio l’incolumità dei cittadini e la staticità della città. Pertanto da oggi in poi ciascun cittadino potrà adottare una strada e segnalare sul sito noiconsumatori.it in modo interattivo ed immediato l’improvvisa apertura di buche e voragini lungo l’asfalto o lungo il marciapiedi delle strade aperte al pubblico transito della di Napoli per tutelare nel modo migliore i diritti della collettività.”
Oltre a far risarcire le vittime l’Avv. Pisani cerca anche un modo per collaborare con la Pubblica Amministrazione affinché, una volta informata delle segnalazioni su buche e voragini questa si attivi con solerzia ad eliminare tutti gli inconvenienti per assicurare la pubblica e privata incolumità degli utenti della strada, siano essi pedoni o conducenti di veicoli a motore. La pubblica amministrazione, ed in particolare l’ente proprietario della strada o chi ne ha la custodia, infatti, per legge, è tenuta a fare quanto è prontamente possibile per evitare infortuni e danni ai privati cittadini che si trovassero a transitare in quel tratto di strada. Infatti spiega Pisani ai fini civili nel caso di infortunio, sorge in capo all’ente proprietario o comunque a carico di chi ne ha la custodia ex lege l’obbligo di risarcire il danno ingiusto ai sensi dell’art. 2043 codice civile se concorrono i seguenti requisiti:
1) requisito così detto soggettivo: imprevedibilità da parte dell’infortunato/danneggiato del pericolo rappresentato per esempio dalla buca che non si aspettava che fosse lì presente (trabocchetto);
2) altro requisito così detto oggettivo: non visibilità della buca ( insidia) e idoneità oggettiva (secondo la normale fenomenologia degli eventi) a provocare quel tipo di danno ( esempio frattura/ contusione per i danni fisici e rottura ruota con sospensione del veicolo).
Tutti noi sappiamo invece che per mesi ed addirittura per anni vi sono sempre le solite buche in città, che alcuni cantieri per l’interramento di cavi telefonici, telematici e elettrici, vengono chiusi alla meglio lasciando i denti di dislivello tra il vecchio tappeto di asfalto ed il nuovo e nessuno interviene per eliminare tali situazioni di pericolo. Ecco l’idea! Quando gli amministratori pubblici saranno periodicamente informati di tali situazioni di pericolo e nella maleaugurata ipotesi qualcuno avesse riportato lesioni personali a distanza di tempo dalla segnalazione del pericolo, ai sensi del secondo comma dell’art. 40 Codice Penale, sorgerebbe in capo agli stessi una responsabilità penale per il “delitto di lesioni colpose”, dal momento che “non evitare un evento che si ha l’obbligo giuridico di evitare equivale a cagionarlo”! Così incrociando informaticamente, i dati delle segnalazioni pervenute, delle denunce inviate al Comune per invitarlo ad effettuare le riparazioni e i prossimi infortuni segnalati, sarà infatti facile dimostrare tale responsabilità. Ovviamente Noi Consumatori si augura che nessuno si faccia più male e che gli amministratori pubblici, almeno sotto l’effetto persuasivo di eventuali conseguenze penali (che sono personali secondo il dettato dell’art. 27 della Costituzione), facciano attenzione e riscontrino prontamente le segnalazioni.