NAPOLI – STANGATA D?INIZIO ANNO DA 32MILA CARTELLE AI CONTRIBUENTI PARTENOPEI
Inizio anno da brivido per i napoletani che si sono visti recapitare, nei primi giorni del 2016, una delle trentaduemila cartelle di pagamento spedite dall’ufficio tributi del Comune di Napoli. Le cartelle riguardano i presunti conguagli della tassa sulla spazzatura per calcoli al ribasso sui dati catastali dell’immobile di residenza. E così da qualche giorno file da centinaia di contribuenti intasano gli uffici tributi di corso Arnaldo Lucci, dove la mancanza di personale sufficiente a fornire adeguate spiegazioni sta creando una situazione estremamente difficile.
Primo motivo di lamentela è il calcolo delle sanzioni, che sarebbe superiore alla norma. Senza contare il fatto che molti bollettini sono risultati non validi per un refuso tipografico alla fonte. Quindi anche ci voleva pagare non ha potuto farlo. Insomma, un autentico caos. Su cui gli esperti di NOI CONSUMATORI stanno cercando di fare luce.
Cominciamo dall’oggetto degli avvisi di pagamento. Che deriverebbero da accertamenti effettuati sulle dimensioni degli immobili. Molti proprietari tra 2010 e 2012 avrebbero infatti dichiarato dimensioni
inferiori a quelle reali, ricavando così un calcolo della tassa sui rifiuti inferiore a quanto sarebbe stato effettivamente dovuto. Ad effettuare le ispezioni ci ha pensato la Sapna, dalle cui verifiche nasce l’attuale pretesa di conguaglio. Un conguaglio salato, visto che comprende ben tre anni di Tarsu, tanto da arrivare in taluni casi a migliaia di euro tutti insieme, in un sol botto. Fra le 32mila cartelle spedite, inoltre, buona parte riguarda gli immobili destinati ad attività commerciali, con prevedibile mazzata su un settore già piegato dalle tasse e dalla crisi.
NOI CONSUMATORI consiglia di effettuare attente verifiche prima di pagare. Una raccomandazione sempre valida, ma che lo è ancor più nel clima di incertezza e confusione determinatosi a Napoli con questa stangata comunale d’inizio anno. La rete degli sportelli è consultabile sul sito www.noiconsumatori.it.
Nella foto la fila di contribuenti dinanzi agli uffici comunali di corso Lucci