Napoli, tabaccai in rivolta contro la sigaretta elettronica: ricorso al Tar
I tabaccai dichiarano guerra alle sigarette elettroniche. I rivenditori parlano senza mezzi termini di «concorrenza sleale»: per le «e-cigs», è l’affondo, i consumatori pagano meno tasse delle sigarette tradizionali pur essendo queste «comunque nocive per la salute». Oltre al danno, sostengono, c’è la beffa: i tabaccai, infatti, non possono vendere le sigarette elettroniche ma soltanto le normali stecche. Da Napoli è scattato così il ricorso al Tar Lazio, il primo in Italia. È tutto nero su bianco in un articolato documento di tre pagine che porta la firma dell’avvocato Nicola Montella.
La premessa è che in Italia esiste «un vuoto legislativo» in materia: «Il punto cruciale – si legge nel testo – è l’assenza di una disciplina a livello nazionale di una regolamentazione del mercato di questi prodotti secondo le norme vigenti in materia di accise sui prodotti da fumo, dato che si ritiene che sigarette elettroniche e similari debbano essere commercializzati solo attraverso una rete affidabile e controllata come quella delle rivendite di generi di monopolio». Ciò genera, scrive il legale, «uno stato di incertezza giuridica per l’Unione operatori del tabacco» ai quali, in base alle normative vigenti, è vietata la vendita di «prodotti o sostanze atte a surrogare i tabacchi».
Una circostanza che, unita alle disparità di trattamento sul piano fiscale, genera «un’ingente e crescente perdita di fatturato per gli operatori tradizionali». I tabaccai, insomma – è la tesi dei ricorrenti – rischiano di andare in crisi proprio a causa dei rivenditori di «e-cigs», spuntati come funghi ad ogni angolo. E allora si sollecitano l’Italia e gli Stati europei a prendere atto in tempi rapidi della pericolosità delle sigarette elettroniche.
Alcuni passi, in tal senso, sono già stati compiuti: «La vendita delle “e-cigs” è stata vietata ai minori di 16 anni dal ministero della Salute, ne è stato vietato il consumo in molti luoghi pubblici e in pressoché tutti i luoghi di trasporto pubblico a tratta nazionale e internazionale, ed autorevoli organismi tra cui la European Respiratory Society le hanno definite ad alto rischio per la salute dei cittadini ed egualmente cancerogene, data la presenza di nicotina all’interno. Dette considerazioni – osserva l’avvocato Montella – non possono che portarci ad assimilare le sigarette elettroniche a quelle tradizionali, quantomeno in relazione alla pericolosità per la salute umana».
Da qui il ricorso al Tar Lazio nella speranza che i giudici amministrativi «eliminino l’attuale stato di incertezza» e autorizzino i rivenditori tradizionali a offrire ai consumatori le «e-cigs». Il presidente dell’Uniontabitalia Enzo Perrotta, che ha dato mandato ai legali di presentare il ricorso, è categorico: «Porteremo avanti questa lotta, fino in fondo, per mettere fine all’illecito commercio fuori dalla rete ufficiale – annuncia – Peraltro l’incertezza e la tardività dell’applicazione delle leggi esistenti stanno determinando un danno all’erario di un miliardo di mancate accise, come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate in una nota del 26 aprile scorso».
Del resto, aggiunge Perrotta, «il danno esplicito alla salute e la dipendenza vengono dalla nicotina, che si estrae esclusivamente dalle foglie di tabacco, e questo definisce in maniera chiara l’omologazione di questo prodotto come variante tecnologica e moderna alla categoria delle sigarette classiche».
Fonte: www.ilmattino.it
Ma stiamo scherzando? ? ? Paragonare la e cig ad una sigaretta? Ma avete presente il danno causato dalla combustione della sigaretta? Non è paragonabile al vapore prodotto da una e cig! Informatevi. Io sarei morto di cancro continuando a fumare due pacchetti di sigarette!!! Da un anno con la e cig sono rinato! Non scherziamo con la salute!
Paragonare una e cig ad una sigaretta..ma non scherziamo! La sigaretta elettronica salva la vita! Ricordo che è la combustione a uccidere non la nicotina. Prima di accusare la gente si informi
Se i tabaccai perdono fatturato può anche essere triste…ma se le sigarette elettroniche sono meno nocive del 95% non potete accusare i consumatori che vogliono vivere meglio e migliorare la propria salute!