Napoli, tornelli sulla linea 2 del metrò Saranno installati entro la fine dell’anno
NAPOLI
(9 marzo) – I numeri (tanti) sono tutti preceduti dal segno più. È la
prova che il settore dei trasporti cresce nonostante la crisi
economica. Più forte della crisi economica. «Perché – rivendica con
orgoglio l’assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta – se in
Campania non c’è stato il tracollo economico, gran parte del merito va
a tutti questi signori qui».
E indica imprenditori e manager dei trasporti, dell’automotive, della
meccanica navale, dell’aeronautica e della logistica protagonisti, a
vario titolo, di una stagione lunga dieci anni. I numeri (tanti) sono
tutti preceduti dal segno più: sono positivi il tasso medio annuo di
crescita (+1,8%) e il totale di occupati (+5%); s’impennano il tasso di
crescita della dotazione infrastrutturale (+14%) e il numero di
passeggeri su ferro (+40%). E ancora, certificano il trend all’insù il
valore aggiunto complessivo annuo (7 miliardi di euro) e la capacità di
spesa raggiunta, pari ad 1 miliardo all’anno.
Perché, dal 2000 al 2008, sono stati spesi in infrastrutture 8,4
miliardi tra fondi Ue e finanziamenti statali, regionali e privati a
fronte di stanziamenti di 29 miliardi programmati nei due piani
operativi regionali. Tanto è stato fatto (su tutto, i 54 km di
metropolitana realizzati), tanto ancora resta da fare. Qualche altra
cosa verrà fatta a breve.
Ad esempio, è di ieri l’annuncio, entro la fine dell’anno saranno
installati i tornelli in tutte le stazioni della linea 2 della
metropolitana. Il cda di Trenitalia ha dato il via libera
all’operazione, che costerà 4 milioni di euro ed è stata inserita nel
contratto di servizio siglato con la Regione. All’installazione, da
completare entro il 2010, provvederà Rfi, la società controllata dalle
Ferrovie dello Stato. «Un passo in avanti importante nella lotta
all’evasione dei titoli di viaggio», spiega Anna Donati, direttore
generale dell’Acam e padrona di casa insieme con il responsabile del
Centro studi Dario Gentile.
La palma d’oro degli evasori, in questo senso, spetta ai sanniti: tra
Benevento e provincia, infatti, l’evasione tocca il picco del 24,1%,
14,2 punti percentuali in meno rispetto al 2006 ma comunque tanto,
troppo. «Portoghesi» in calo anche a Napoli e provincia, dove
l’evasione è comunque pari al 19,4%. In un contesto che resta critico,
s’è detto, il sistema dei trasporti rappresenta un’eccellenza.
Non c’è relatore, sul palco del centro congressi della Federico II, che
non riconosca i meriti di Cascetta e del suo staff. «Quello che sta
facendo la Regione è encomiabile», dice l’amministratore delegato di
Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci. «Con l’aeroporto di
Capodichino abbiamo fatto un mezzo miracolo, siamo riusciti a tenerlo
aperto durante i lavori di ristrutturazione», aggiunge il presidente
dell’Enac Vito Riggio.
Complimenti su complimenti, dunque, tanto che il presidente
dell’Interporto campano Gianni Punzo esordisce così, strappando
applausi a tutta la platea: «È la prima volta, da napoletano, che sento
parlare bene di Napoli. Niente rifiuti, niente camorra, niente morti
ammazzati. Oggi non è la festa della donna, è la festa di Napoli».
Eppure punti di criticità ce ne sono. E anche buoni propositi.
«Completeremo la terza corsia della Napoli-Salerno», sentenzia
Castellucci. «Amplieremo l’interporto di 1 milione di metri. La
logistica è il futuro, la più grande occasione di sviluppo per i
giovani», rincara Punzo.
«Ma la priorità – ribatte Cesare Trevisani, vicepresidente di
Confindustria per le infrastrutture, la logistica e la mobilità – è
regolamentare l’ultimo miglio e l’ingresso delle merci in città». «C’è
troppa confusione – continua Trevisani – Bisogna ottimizzare subito
perché la sostenibilità della vita si sta sempre più degradando». Sullo
sfondo c’è l’incognita dei fondi che non ci sono. Il presidente della
commissione Lavori pubblici del Senato, Luigi Grillo, sintetizza così:
«Abbiamo un gap infrastrutturale rilevante ma non abbiamo le risorse
per superarlo».
Non è tutto oro quel che luccica. Mario Finzi, presidente di
AssoUtenti, si fa portavoce dei disagi dei cittadini: «Si parla tanto
di sistema dei trasporti ma qui il sistema non c’è – sbotta – perché
non è facile passare da un mezzo all’altro. E poi ci sono i pullman, ma
qui è meglio stendere un velo pietoso».