Trenta persone sono state chiamate a giudizio dalla Procura della Repubblica di Napoli per truffa e falsa testimonianza ai danni della compagnia che assicura i bus turistici della City Sighseeing Napoli. È quanto rende noto un comunicato della City Sighseeing Napoli che, cinque anni fa, spinse la compagnia assicurativa con la quale aveva stipulato le polizze a fare luce sui numerosi sinistri sospetti che vedevano coinvolti i propri mezzi. Incidendi che non risultavano all’azienda e che riguardavano per lo più danni provocati a vetture in sosta, con richieste di risarcimento alquanto modeste e, quindi, più veloci da liquidare.
L’iter giudiziario fu messo in moto nel 2006, proprio dalla City Sightseeing Napoli, alla quale l’assicurazione aveva comunicato il mancato rinnovo delle polizze a causa dei rischi troppo alti che comportavano. Dopo gli accertamenti effettuati dall’assicurazione, però, è emerso che su almeno 50 degli 86 casi denunciati, relativi a tamponamenti, gli autisti della City SightSeeing non se ne erano accorti.
«Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia che il pubblico ministero ha deciso di procedere in questa vicenda dai risvolti inquietanti – ha detto Antonietta Sannino, ad della City Sightseeing Napoli – è la dimostrazione che è possibile, anche in una città difficile come la nostra, perseguire la strada della legalità e della normalità». «Vorrei rivolgere un invito a tutte le aziende di trasporto, sia pubblico che privato, – ha aggiunto Sannino – a mantenere alta la soglia di attenzione e a denunciare alle autorità competenti ogni episodio sospetto».
«Da parte nostra, – ha poi concluso l’ad City SightSeeing Napoli – continueremo a vigilare in maniera capillare e ci costituiremo parte civile nel processo per ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali che queste truffe ci hanno causato».