Napolitano: Crisi angosciante rilanciare subito lavoro e sviluppo
La “crisi angosciante e drammatica impone alle istituzioni, alle forze sociali e alle imprese la messa in atto di efficaci soluzioni per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo economico e sociale del Paese”. L’allarme è arrivato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato in occasione della cerimonia di commemorazione del prof. Massimo D’Antona.
“Attraverso il ricordo del suo sacrificio si onorano tutti coloro che, con equilibrio e generosità, offrono il loro apporto per rilanciare, nel quadro dei valori costituzionali, l’attenzione al ruolo centrale del mondo del lavoro e sostenere la ricerca e l’innovazione come fattori essenziali della crescita economica e del progresso sociale”, ha aggiunto Napolitano.
Intanto il governo vara le sue strategie. Il piano di azione del ministro del Lavoro Enrico Giovannini è chiaro: puntare sui giovani, modificare la riforma Fornero e lavorare per la “staffetta generazionale” anche nel settore del pubblico. Temi delineati nell’intervento in Senato, come riportano i principali quotidiani oggi, e che verranno discussi dopodomani con i sindacati e i rappresentanti delle imprese.
“‘Da qui fino a giugno ci concentreremo sul piano giovani’, ha detto Giovannini. È la priorità del governo”, si legge su Repubblica. Per il ministro i punti cardine della sua strategia sono: “subito l decreto legge per rivedere la riforma Fornero dell’estate scorsa, restituendo flessibilità ai contratti a termine. E poi la vera fase due per provare a risollevare l’occupazione giovanile puntando prima di tutto sulla staffetta generazionale”, scrive il Corriere della Sera. A questo si aggiungerebbero i fondi europei di “youth garantee, per garantire a tutti i giovani un’opportunità di occupazione o di formazione una volta rimasti disoccupati o terminati gli studi”, si legge su Repubblica.
L’obiettivo di Giovannini è “ridurre la disoccupazione giovanile di otto punti percentuali portandola al 30% dai livelli record attuali”, si legge ancora sul quotidiano romano, e creare 100mila posti di lavoro per gli under 24 con i fondi europei. Ma prima di tutto bisogna sciogliere il nodo della “golden rule” “la possibilità di non tenere conto degli investimenti pubblici produttivi dal calcolo del deficit”.
In concreto potrebbero ridursi a 20-30 giorni i giorni tra un contratto a termine e l’altro e potrebbe instaurarsi il meccanismo di un lavoro part-time prima della pensione per garantire l’ingresso di un giovane. (TMNews)