Napolitano e i 150 anni dell’unità d’Italia: «Penoso chi nega lo Stato unitario»
MARSALA
parte, nel Sud o nel Nord, si balbettino giudizi liquidatori sul conseguimento dell’Unità, negando il
salto di qualità che l’Italia tutta, unendosi, fece verso l’ingresso a vele spiegate nell’Europa moderna».
Il presidente in visita Marsala. «Non c’è nulla di retorico nel
(11 maggio) – «Le celebrazioni del 150/o dello Stato nazionale sono
l’occasione per determinare un clima nuovo nel rapporto tra le diverse
realtà del Paese, nel modo in cui ciascuna guarda alle altre, con
l’obiettivo supremo di una rinnovata e salda unità che è, siamone
certi, la sola garanzia per il nostro comune futuro», ha detto il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel discorso di Marsala.
Il presidente ha aggiunto: «Chi si trova ad immaginare o prospettare
una nuova frammentazione dello Stato nazionale, attraverso secessioni o
separazioni comunque concepite, coltiva un autentico salto nel buio. Si
può considerare solo penoso che da qualunque
celebrare l’unità conseguita dall’Italia, è un modo di rinnovare il
patto fondativo della nostra nazione», ha detto Giorgio Napolitano sul
molo del porto di Marsala salutando le due imbarcazioni salpate da
Quarto che simboleggiano lo sbarco della spedizione garibaldina di 149
anni fa, uno sbarco oggi ostacolato dal forte vento. «È una giornata
bellissima e ventosa. E siamo davanti ad una meravigliosa
manifestazione di popolo. Quando talvolta». Dal porto, Napolitano si è
recato in municipio e poi raggiungerà la piazza dove si svolge la
celebrazione storica.