Nasce un software per monitorare il rischio in sala parto
Il software – in sperimentazione all’ospedale Sacco di Milano – è stato realizzato con l’aiuto del Politecnico. Il programma – che segue le linee guida internazionali delle Società di ostetricia e ginecologia – elabora i risultati degli esami inseriti dai medici e monitora costantemente la donna e il bambino. Al minimo segnale di allarme il computer avverte i sanitari e li indirizza verso la soluzione più indicata. L’obiettivo è ridurre al minimo i rischi di errore in sala parto. Negli ultimi mesi diversi ospedali in tutta Italia sono stati al centro dell’attenzione dei media per gravi situazioni di difficoltà che si sono create nel momento del parto e che hanno condotto a conseguenze irreversibili per la madre o il neonato. Il rischio legato al parto non rappresenta un elemento completamente annullabile ma in numerosi casi una gestione razionale di tutti gli elementi coinvolti nel delicato momento della nascita di un bambino può ridurre la possibilità di errore. L’Ospedale Sacco, nell’ambito del “Progetto Remine” (che si avvale del supporto della Commissione europea e della Regione Lombardia), sta implementando un software che contribuisce a monitorare il rischio in sala parto e a razionalizzare le fasi dell’intervento. Il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, diretto dalla professoressa Irene Cetin, sta testando questo programma da due mesi su pazienti a basso rischio. Venerdì nell’Aula Magna dell’Ospedale Sacco a partire dalle ore 9 si terrà un corso dal titolo “Il monitoraggio del rischio in sala parto: il progetto Remine” al quale presenzieranno, tra gli altri, il direttore generale della Sanità in Regione Lombardia Carlo Lucchina e il direttore generale dell’Ospedale Sacco Alberto Scanni. Nel corso dei lavori verranno presentati i dati della Regione Lombardia relativi agli eventi avversi che avvengono in gravidanza.