NASPI – DA GIUGNO SI VOLTA PAGINA – TUTTE LE NOVITA’ PER CHI CERCA LAVORO
La scorsa settimana Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a due decreti attuativi del Jobs Act che entrano in vigore fra pochi giorni, a giugno. Il primo riguarda l’ANPAL il secondo le nuove norme dell’ispettorato del lavoro. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per chi perde il lavoro.
ANPAL
Prende il via a giugno l’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive sul Lavoro. Il nuovo soggetto pubblico nasce con il preciso obiettivo di ridare slancio agli uffici di collocamento e trovare soluzioni per reinserire nel mondo del lavoro i disoccupati. L’Agenzia, che dipende direttamente del Ministero del Lavoro, collaborerà con INPS e INAIL. Si tratta – queste l’obiettivi dichiarato del Governo – di dar vita ad una nuova era del mondo del lavoro.
Il varo di ANPAL avrà effetti diretti sul NASPI, l’ammortizzatore sociale nato con il Jobs Act. Il lavoratore che perde il posto può presentare, come già previsto, la domanda di disoccupazione all’Inps, ma da giugno dovrà iscriversi all’Agenzia, perché solo così avrà diritto al sussidio. «In pratica coloro che perdono il lavoro, oltre a presentare la domanda di Naspi – spiegano gli avvocati a tutela del Lavoro presso le sedi di www.noiconsumatori.it – si dovranno recare in un ufficio di collocamento dove sottoscriveranno il patto di servizio, cioè la dichiarazione di disponibilità ad essere ricollocati al lavoro o a partecipare a corsi di formazione ed altre attività aventi lo stesso obbiettivo». Saranno poi i Centri per l’Impiego ad utilizzare in questi casi appositi tutor, che seguiranno i percettori della Naspi alle prese con proposte di ricollocazione o con i corsi da seguire. «Il tutor valuterà quindi la partecipazione del disoccupato alle attività ed in caso di valutazione negativa, come il rifiuto ad una congrua proposta di lavoro o la mancata partecipazione alle attività comandate dal collocamento, chiederà all’INPS di ridurre l’assegno Naspi erogato ed in casi estremi di revocarlo».
L’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE
Con l’ANPAL arriva anche il nuovo assegno di ricollocazione. Si tratta di un voucher minimo di 1.500 euro per lavoratore, che potrà arrivare a 4 mila euro in base al livello stabilito dal Centro per l’Impiego, tenuto a valutare le attività del disoccupato per trovare nuovo lavoro. Non si tratta infatti di somme che vanno direttamente ai senzalavoro, perché sono invece destinate ad essere spese negli uffici di collocamento al fine di di trovare nuova occupazione. Ma il Centro per l’Impiego o la struttura accreditata presso cui verrà speso l’assegno riceveranno solo il 25% dell’importo, mentre il resto lo incasseranno solo a risultato certo, cioè quando il lavoratore sarà riassunto al lavoro.
Assume perciò un ruolo decisivo anche l’Ispettorato che accentrerà tutte le funzioni di INPS ed INAIL. L’Ispettorato controllerà su contributi, assicurazioni sul lavoro, sicurezza ed anche prestazioni per malattie professionali ed infortuni, che finora spettavano all’Inail.
«Si tratta di una riforma decisamente valida, almeno sulla carta – commenta il presidente di www.noiconsumatori.it avvocato Angelo Pisani – ora bisognerà vedere se l’ipotizzata ricollocazione avverrà davvero, specie in un mercato del lavoro condizionato, come avviene a Napoli, da clientele, lobby affaristiche, malavita organizzata, soprattutto al tempo delle competizioni elettorali, quando il lavoro diventa una chimera per tanti disperati, cinicamente utilizzata per carpire il consenso e la buona fede dei più bisognosi. Mi auguro – conclude Pisani – che il Governo tenga alta la vigilanza anche su questi perversi fenomeni. noiconsumatori.it lo farà sicuramente, a tutela dei cittadini onesti».