Nel 2003 l’ennesima vittoria di Noi Consumatori
L’avv. Pisani, critica l’atteggiamento del Rettore Grella poiché, anziché aiutare e salvaguardare gli studenti continua a danneggiarli e vessarli senza tentare alcuna mediazione al problema creato, e, soprattutto, dichiara che notificherà subito un atto di diffida al Rettore per l’esecuzione immediata della decisione del TAR, che prevede l’annullamento già da ieri dei corsi e delle ammissioni, specificando che, in caso di inottemperanza, gli avvocati dei ricorrenti si rivolgeranno al Tribunale per ottenere la nomina di un commissario ad acta e chiedere la punizione di chi viola la legge .
L’avv. Angelo Pisani pretende dal Rettore Grella il rispetto e l’ottemperanza istantanea alla sentenza n. 516/04, che sicuramente conosce, con cui il T.A.R. Campania II sez. annulla definitivamente le prove concorsuali, quindi al momento non ci sono ammessi e non ammessi alla seconda facoltà di medicina, per cui principalmente il Rettore deve rispettare la decisione dei giudici ed adoperarsi per trovare una soluzione tecnica allo scandalo provocato dalla stessa Università .
Il Tribunale amministrativo con coraggio e logica ha accolto definitivamente, così come la legge prevede, tutte le censure sollevate con il ricorso presentato dagli avvocati Angelo Pisani, Andrea Orefice e Vittorio Scaringia, che affermano: << gli studenti, illegittimamente esclusi, ora hanno gli stessi diritti di coloro che erano stati ingiustamente ammessi con la prova falsata e viziata del 4 settembre 2003, gli imbroglioni ed i trucchi sono stati puniti, il tempo e la voglia di legalità hanno reso giustizia.
Gli avvocati degli studenti replicano al dott. Grella e gli ricordano appunto che non può continuare a parlare di studenti ammessi ed esclusi dall’illegittimo concorso e che i corsi fino ad una vera soluzione del problema non possono continuare altrimenti viene violata e disattesa la sentenza e vi sarebbero serie responsabilità penali al di là del pessimo esempio dato agli studenti ed alla collettività .
Con la pronuncia del TAR, che giova ricordare, fa immediatamente stato tra le parti, almeno fino ad un nuovo provvedimento del Consiglio di Stato eventualmente i corsi possono essere aperti a tutti senza la benché minima discriminazione>>,. Gli Avv. Pisani, Orefice e Scaringia aggiungono, inoltre, << noi, cosi come lo abbiamo chiesto ai nostri assistiti, invitiamo tute le parti in causa ad evitare ulteriori strascichi che possano essere dannosi solo per gli studenti e chiediamo principalmente al Ministro ed a tutte le Autorità Amministrative e politiche, locali e statali, di sedersi ad un tavolo e trovare una soluzione definitiva a tale vicenda, soluzione che tuteli soprattutto l’interesse pubblico, la legalità e garantisca il diritto allo studio di tutti gli studenti, anche di coloro che erano risultati ammessi nella graduatoria poi annullata>> .
Inoltre i ricorrenti dopo la vittoria stanno organizzando un pulman speciale per recarsi a Roma dal Presidente del Consiglio e dal Ministro Moratti, accompagnati dal consigliere regionale Fulvio Martusciello che ha già proposto una celere mediazione in luogo di ulteriori procedimenti giudiziari che provocherebbero di sicuro ulteriori danni a tutti.
Infine l’Avv. Pisani in merito all’ingiustificato proposito di Grella di ricorrere ancora al Consiglio di Stato, dichiara che è impossibile o, quanto meno molto pericoloso, che i Giudici di Roma possano modificare la giusta e logica sentenza del TAR Campania e legittimare gli illeciti e violazioni che hanno caratterizzato l’operato della seconda università altrimenti, lo scandalo avrebbe proporzioni straordinarie e tutti i concorsi potranno poi svolgersi in violazione dei bandi, delle regole, delle norme e della legalità a danno dei principi di par condicio, trasparenza e correttezza che proprio la P.A. dovrebbe difendere e perseguire così come anche i giudici devono sempre tutelare e salvaguardare .