Nel decreto incentivi novità in vista sui conti dormienti
Modifiche in vista al decreto incentivi, anche se il Governo vuole
evitare che i ritocchi di strasformino in un attacco alla diligenza. Il
provvedimento, che ha iniziato oggi il suo iter parlamentare per la
conversione in legge, dovrebbe però arricchirsi di novità già nel corso
dell’esame di Montecitorio, presso le commissioni riunite Finanze e
Attività produttive. Il termine per gli emendamenti da presentare in
commissione è stato fissato a giovedì 22 aprile. La prossima settimana
è, invece, previsto un ciclo di audizioni alle quali, secondo un
programma di massima, dovrebbero prendere parte i sindacati, il
Dipartimento delle finanze, Confindustria, le associazioni di
commercianti e artigiani e Ania.
Fra le novità ventilate, in particolare, dovrebbe ampliarsi il
capitolo polizze dormienti: il provvedimento, che già esclude la
retroattività della norma, dovrebbe accogliere un meccanismo che
consenta nei sei mesi successivi all’entrata in vigore della legge di
reclamare le polizze già finite nel Fondo. Il ministero dello Sviluppo
economico, poi, sta analizzando la possibilità di introdurre nuove
misure per il risarcimento diretto Rc-auto (dopo la decisione della
Corte costituzionale) e norme antievasione sul canone Rai. Sul fronte
delle liberalizzazioni sono attese misure per il settore postale. In
Parlamento sono annunciati emendamenti sulle agevolazioni per le banche
che aderiscono alla moratoria dei crediti per le Pmi, che dovranno però
superare la scure del vaglio dell’ammissibilità.
Il ministero dell’Economia non sarebbe favorevole a novità che
incidano sul quadro finanziario del provvedimento. Prudenti i due
relatori, Marco Milanese (Pdl) e Giovanni Fava (Lega). L’auspicio, ha
detto Milanese, «è che le modifiche che il Parlamento farà siano a
saldi invariati e il più condivise possibile».