Neopatentati, slittano le norme che impediscono di guidare veicoli potenti
Rinviate al 2011 le limitazioni di cilindrata per i ragazzi freschi di
patente. La novità è contenuta nel decreto “milleproroghe”, in vigore
dallo scorso 30 dicembre, che fa slittare, nuovamente, di un altro
anno, dal 1° gennaio 2010, al 1° gennaio 2011, l’entrata in vigore del
divieto, voluto, nell’estate 2007, dall’allora ex ministro delle
Infrastrutture, Alessandro Bianchi, per evitare l’uso di macchine
eccessivamente potenti ai neo-patentati.
Le “nuove” disposizioni, che nell’originaria versione avrebbero
dovuto scattare per tutte le patenti di categoria B conseguite a
partire da febbraio 2008, non sono mai decollate, avendo sempre trovato
un “milleproroghe”, che le posticipava di anno in anno. E, sempre, poi,
per la stessa ragione. I limiti fissati, che, come si sa, prevedono,
per i neopatentati il divieto di guidare veicoli che sviluppano una
potenza superiore a 50 Kw/t, se effettivamente entrati a regime,
avrebbero condotto al “paradosso” di consentire ai giovani la guida di
vetture meno sicure, più grandi e particolarmente pesanti e potenti,
rispetto alla guida di veicoli di media grandezza che risulterebbe,
invece, vietata. Insomma, si sarebbe finito per proibire la guida di
macchine adatte ai ragazzi, come, per esempio, la nuova Fiat 500, la
Citroen C1 o la Peugeot 107.
A questa motivazione, di mero raccordo normativo, quest’anno, se ne
è aggiunta un’altra, collegata al disegno di legge di riforma del
Codice della Strada, attualmente parcheggiato in commissione Lavori
pubblici di Palazzo Madama. Il provvedimento, il cui esame, alla
ripresa dei lavori, assicurano fonti parlamentari, viaggerà a ritmi
sostenuti, prevede un riordino del novero dei veicoli consentiti ai
neopatentati. Le novità sono contenute nell’articolo 12, che innalza il
limite di potenza specifica delle macchine da 50 a 55 Kw/t (cioè, da 68
a 75 cv), per renderlo un po’ meno incoerente rispetto all’iniziale
previsione. Nel caso, poi, di veicoli di categoria M1, la disposizione
prevede l’applicazione di un ulteriore limite di potenza massima, pari,
cioè, a 70 kw. Chiaro, quindi, come lo slittamento contenuto nel
milleproroghe, sia stato pensato, anche, in previsione delle novità in
arrivo dal Senato.
Del resto, che la sicurezza stradale, specie, per i più giovani,
sia una vera e propria emergenza nazionale, lo testimoniano tutte le
principale indagini di settore. Ogni fine settimana, ci ricorda l’Aci,
nella sua annuale relazione sull’incidentalità nel Belpaese, sulle
strade dello sballo, muoiono 13 ragazzi. In un anno, le vittime salgono
a 621. Praticamente, un terzo del numero complessivo di morti under
34enni, nel 2007, a causa degli incidenti stradali: 1.752, di cui ben
1.400 di notte. Dati che mettono l’Italia all’undicesimo posto in
Europa per la sicurezza sulle strade, con un costo, stimato dal
ministero delle Infrastrutture, per Erario, famiglie e imprese di ben
31.137 milioni di euro l’anno, pari al 2,4% del Pil.