Nessun legame tra uso del cellulare e rischio di tumori cerebrali
L’uso del telefono cellulare non è legato allo sviluppo di tumori
cerebrali, né a un incremento del rischio di contrarre gliomi o
meningiomi. Il punto fermo, coerente con i risultati degli studi di
laboratorio che non hanno finora dimostrato che i campi
elettromagnetici a radiofrequenza utilizzati nella telefonia cellulare
abbiano effetti cancerogeni, è stato messo dal più grande studio
epidemiologico condotto finora i cui risultati sono stati pubblicati
dal gruppo di studio Interphone sull’International journal of
epidemiology.
Lo studio Interphone, promosso e coordinato
dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), è stato
realizzato tra il 2000 e il 2004 in 13 Paesi, tra i quali l’Italia. La
direzione dello studio italiano è stata affidata all`’Istituto
superiore di sanità.
Nel contesto di Interphone, sono stati
condotti quattro studi caso-controllo, basati su interviste, sul
rischio di tumori cerebrali e di alcune altre neoplasie in relazione
all’uso del telefono cellulare. Oltre 10.700 persone tra i 30 e i 59
anni di età (2.708 casi di glioma, 2.409 casi di meningioma e 5.634
“controlli” non affetti da tumore cerebrale) hanno accettato di essere
intervistate. Ai partecipanti è stato chiesto se avessero mai usato un
telefono cellulare, quando avevano iniziato, quante volte al giorno lo
utilizzavano e quanto tempo duravano le telefonate.
Ebbene, lo
studio non ha evidenziato nessun aumento del rischio di gliomi o
meningiomi cerebrali tra gli utilizzatori di telefoni cellulari. Non è
stata osservata alcuna relazione tra durata dell’uso del cellulare e
rischio di glioma e di meningioma, né è stato evidenziato alcun
incremento di rischio tra gli utilizzatori a lungo termine, cioè 10 o
più anni anche se «non ci si può esprimere riguardo a durate di
esposizione più lunghe».
Inoltre, non è stata rilevata alcuna
tendenza all’aumento del rischio di tumore cerebrale all’aumentare del
numero totale di chiamate e neppure all’aumentare delle ore cumulative
d’uso.