Nessuna rimozione da parte del condominio in un area di pubblico parcheggio

È  tenuto a risarcire il danno ai proprietari dei veicoli l’amministratore che provvede alla rimozione di ciclomotori e biciclette parcheggiati abusivamente nell’area condominiale.

Le seconda sezione civile della Corte di Cassazione, con sentenza n. 10323 del 21 aprile 2008, ha confermato la decisione del Giudice di Pace accogliendo le doglianze del proprietario di un ciclomotore che ha agito contro le istanze di un centro di assistenza stradale, il quale aveva effettuato la rimozione privata del ciclomotore parcheggiato abusivamente all’interno del portico di un condominio.

La Suprema Corte disconosce il fatto che l’arbitraria invasione di un portico di proprietà privata determina, oltre una contravvenzione del codice della strada, anche la commissione di un fatto illecito ed una molestia al godimento dell’immobile.

L’esistenza di una servitù di pubblico passaggio su area privata attribuirebbe alla sola pubblica amministrazione il potere di disciplinare 1’uso.

Pertanto spetta alla polizia stradale  effettuare la rimozione coattiva e non al condominio.