Niente destituzione per il dipendente se l’Amministrazione avvia in ritardo il procedimento disciplinare
Il conto alla rovescia del tempo a disposizione per
dare corso all’azione disciplinare scatta dalla pubblicazione della
sentenza: l’Amministrazione ha centoventi giorni per avviare il
procedimento. Lo chiarisce la quarta sezione del Consiglio di Stato con
la decisione 6016/09.
E’ stato respinto il ricorso del
ministero della Giustizia contro la sentenza del Tar Sardegna che aveva
annullato il provvedimento di destituzione dall’impiego comminato nei
confronti di un dipendente. Perché il dies a quo – spiega Palazzo Spada
– è il momento in cui la sentenza viene pubblicata. Nella fattispecie
in esame poi si trattava di una sentenza di proscioglimento depositata
a metà maggio e divenuta irrevocabile a fine giugno 2000. Il termine
quindi non comincia a decorrere da quando la pronuncia risulta
conoscibile all’Amministrazione. I documenti poi – continuano i
consiglieri di Stato – hanno permesso di appurare che l’Amministrazione
penitenziaria aveva avuto cognizione del passaggio in giudicato della
sentenza fin dal novembre 2000.