Niente detrazione Iva sulla ristrutturazione del ristorante concesso in locazione
L’Iva sui costi sostenuti per la
ristrutturazione del locale concesso in locazione, non può essere detratta dal ristoratore, giustificandola come attività inerente a quella di impresa.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 281 del 12
gennaio 2010, con la quale ha accolto il ricorso del fisco. I giudici hanno spiegato che “in tema di Iva, la qualifica di
imprenditore non è sufficiente di per sè al fine del godimento della
detrazione d’iva sugli acquisti, dovendo questi inerire l’oggetto
dell’attività d’impresa. In tal modo le spese sostenute dal
contribuente per la ristrutturazione dei locali dati in concessione a
terzi se non inerenti all’attività imprenditoriale in questione, non
possono essere detratti per il pagamento dell’imposta. Infatti la
detrazione di cui all’art. 19 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633,
dell’imposta assolta, dovuta o addebitata a titolo di rivalsa in
relazione all’acquisto dí beni o servizi effettuato nell’esercizio
d’impresa, richiede: a) che i relativi contratti siano stipulati
dall’imprenditore in quanto tale; b) l’inerenza dei beni o servizi
all’attività di impresa”.