"Niente mensa a chi non paga"
Anche il Pd sta adottando lo stesso criterio dei comuni di Adro e di
Montecchio Maggiore. L’assessore comunale dei servizi scolastici,
Isabella Sorgini, ha deciso di passare ai fatti per ricordare ai
genitori che non saranno più accettate le morosità, “se non paghi non
mangi”. Ma allora, ci si chiede, “accadrà come successo in Umbria o in
Lombardia?”. La Sorgini ci tiene a ribadirlo: “A Savona non succederà
mai come in altri comuni. I bambini non resteranno a digiuno”.
In
questi giorni le famiglie savonesi con figli alle scuole materne ed
elementari, insieme ai bollettini di pagamento della mensa scolastica
per le quote relative a gennaio e febbraio, invece del solito messaggio
burocratico sulle modalità di pagamento del servizio, si sono visti
recapitare una nuova lettera d’accompagnamento, oltre all’avviso
dell’aumento delle tariffe di 30 centesimi a pasto per l’adeguamento
Istat a partire dal 1 marzo. “Si informa che, come da delibera della
giunta comunale gli utenti che presentano dei bollettini insoluti, da
settembre 2007 ad oggi, non potranno essere ammessi alla mensa
dell’anno scolastico 2010/2011”.
Dopo le polemiche di questi
giorni sulle ingiustizie accadute a Adro e Montecchio Maggiore,
certo il messaggio di Palazzo Sisto arriva con un “tempismo svizzero”.
L’assessore Sorgini non vuole però essere paragonato ai colleghi del
Pdl, perchè “a Savona non accadrà mai come in altri comuni che i
bambini vengano umiliati con pane e acqua – precisa – non vogliamo
colpire i bambini ma soltanto quei genitori che pensano di fare i
furbi. Abbiamo solo messo delle regole, e intendiamo farle rispettare,
ripristinando la legalità”. Il come però non è stato detto.
Se non che dai calcoli degli uffici comunali “un 15% dei pagamenti
insoluti è stato recuperato”. Per il restante 85% l’esclusione della
mensa scolastica.