No alle intercettazioni, il Pdl accelera
Sulle intercettazioni e in particolare sullo stop alla pubblicazione, governo e maggioranza vogliono accelerare. Questo almeno lasciano intuire le parole di Franco Frattini. Il ministro degli Esteri parla di«una buona legge» da approvare «entro agosto». «Ormai i buoi sono usciti dalla stalla – ha aggiunto il titolare della Farnesina -. Credo però che ci voglia una buona legge, e sarebbe un bell’esempio per il Parlamento che maggioranza e opposizione la concordassero in tempi rapidi visto che c’è una proposta della sinistra depositata, ma non approvata, che ha elementi molto buoni». Anche Angelino Alfano è tornato sulla questione e riferendosi in particolare alle intercettazioni sulla P4 pubblicate in questi giorni ha voluto specificare che «oltre che ad essere sbagliato moralmente è anche un reato da perseguire la pubblicazione delle intercettazioni penalmente irrilevanti». «Nessuno però si fa carico di riparare al torto» mentre anche questo è un «reato da perseguire in base al principio dell’obbligatorietà dell’azione penale», ha aggiunto il Guardasigilli, protagonista giovedì di uno scontro con i pm di Napoli titolari dell’inchiesta su Bisignani.
«AVANTI CON IL DDL» – Ai cronisti che nella conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla digitalizzazione gli chiedevano se fosse realistica l’ipotesi di ripescare il ddl Mastella sulle intercettazioni, così da superare l’impasse in proposito degli ultimi anni, Alfano ha risposto che le’esecutivo andrà avanti col disegno di legge su cui le’state scoprsa si era meditato con i finiani. «Noi abbiamo scritto un percorso tre anni fa e non intendiamo fare un decreto legge né orientare la prua in una direzione diversa», ha spiegato il ministro.