NOI CONSUMATORI : FEDERFARMA E REGIONE CAMPANIA LITIGANO SULLA PELLE E SALUTE DEI CITTADINI, PRONTE ALTRE CENTINAIA DI AZIONI GIUDIZIARIE CONTRO LA CHIUSURA DELLE FARMACIE PER INADEMPIMENTO ASL.
GIA’ DUE VOLTE GIUDICI NAPOLETANI HANNO CONDANNATO REGIONE CAMPANIA E FEDERFARMA PER SCIOPERI E MINACCE DI PASSARE ALL’ASSISTENZA INDIRETTA, CAUSA DI DANNO ESISTENZIALE, STRESS E PANICO AL CITTADINO, NONCHE’ VIOLAZIONE DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI
Non sono bastate le sentenze di condanna, per stress e danno esistenziale provocati ai cittadini, collezionate da Regione Campania e Federfarma nelle cause proposte dall’associazione Noi Consumatori contro pericolose proteste dei farmacisti, dichiara l’Avv. Angelo Pisani in una nota, purtroppo uno degli aspetti scandalosi della sanità in Campania riappare e domani, ancora una volta, le farmacie resteranno chiuse perchè le ASL non pagano le medicine consegnate ai cittadini . Riprenderemo subito la nostra battaglia in difesa dei cittadini e del diritto alla salute previsto dalal costituzione, annuncia Pisani, che ricorda le precedenti sentenze a favore dei cittadini e preannuncia una nuova mobilitazione civile e giudiziaria contro l’inefficienza e mal governo delle istituzioni in Campania . Considerato il numero dei danneggiati, costerà non poco alla Regione Campania ed all’associazione FEDERFARMA lo stress, il panico ed il turbamento della qualità della vita provocati a indifesi cittadini, durante le loro proteste, anche per la continua minaccia di passaggio delle farmacie all’assistenza indiretta causata dall’annoso inadempimento dell’ASL .
Infatti, dichiara Pisani, da risarcire non sarà solo il disagio provocato dall’impossibilità di ottenere le medicine per la chiusura delle Farmacie, ma anche l’ansia e stress derivante dai continui annunci e minacce sui mass-media di blocco e scioperi dei farmacisti, che minano la tranquillità dei cittadini e certezza di reperire le medicine necessarie anche nei giorni futuri e provocano, tra l’altro, l’assurda corsa alle scorte pagata dalla collettività.
Le sentenze già ottenute da malcapitati cittadini violati nel proprio diritto alla salute sono un’importante esempio e precedente in materia per tutti i cittadini vittima della negligenza ed imperizia della P. A. : Come si legge nelle motivazioni delle decisioni, infatti, si condanna sia la Regione sul piano politico e d’immagine, sia la Federfarma Napoli sul piano patrimoniale e giuridico obbligandola a risarcire il trauma psicofisico subito dal cittadino scioccato dagli stop nell’erogazione dei farmaci. Il precedente il giudice individua la palese responsabilità delle farmacie e l’inadempienza e colpa della Regione per aver danneggiato i cittadini con la «serrata e le minacce», in più il giudice fa anche un riferimento al diritto di sciopero e precisa che essendo soggetti-imprese i farmacisti non avrebbero il diritto a proclamare gli scioperi, riservato invece ai lavoratori come recita la costituzione, che tutela anche il diritto alla salute. Inoltre, secondo la prima sentenza, così la protesta dei farmacisti intesa al recupero dei crediti non colpisce la Regione, cioè chi non adempie all’obbligazione ed alla convenzione stipulata e perciò deve essere attivata diversamente con tempestiva azione giudiziaria, inoltre le lungaggini burocratiche nei pagamenti, previsti come rischio d’impresa in una convenzione, non possono assolutamente ledere il diritto alla salute del cittadino, che per questi motivi va risarcito dei pregiudizi subiti
L’Avv. Pisani, comunque, nel dichiarare di comprendere la difficile situazione dei farmacisti, anch’essi vittime della mala gestio della Regione, invita questi ad attivare altri mezzi per rivendicare i crediti, piuttosto che usare il cittadino come scudo umano, dispiace ricorrere ai giudici, conclude l’avvocato, ma ci mettono in condizione di farlo. Se il cittadino verrà ancora vessato continueremo sulla strada della legalità e chiederemo sempre giustizia fino a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Infine Pisani con una lettera aperta e sottoscritta da miglia di cittadini chiederà al Presidente della Repubblica un suo autorevole e immediato intervento per tentare di porre fine alla assurda e sconcertante emergenza che mortifica e colpisce gli abitanti della regione, sempre secondo l’avvocato, a questo punto, non può non considerarsi che, in virtù di quanto previsto dall’art. 126 della Costituzione Italiana e dall’art. 2 della legge n. 400 del 1998, il Presidente del Consiglio dei Ministri, può valutare seriamente l’opportunità di trasmettere al Capo dello Stato proposta motivata per lo scioglimento del Consiglio Regionale della Campania e di nominarsi un Commissario p.t., mentre sulla relativa gestione amministrativa invita il Governo e tutti i Parlamentari, a valutare la necessità e l’opportunità d’istituire una Commissione Parlamentare d’inchiesta al fine di capire dove finiscono le risorse economiche destinate al pagamento dei farmaci e dei debiti sanitari.