Noi Consumatori Movimento AntiEquitalia dice BASTA!
BASTA! alla violenza della riscossione esattoriale
BASTA! all’oppressione fiscale
BASTA! alle speculazioni bancarie, finanziarie e assicurative
BASTA! alla burocrazia dei poteri forti
Il Movimento AntiEquitalia, fondato dal presidente nazionale dell’associazione Noi Consumatori, l’avvocato Angelo Pisani, grida NO alla politica delle banche e delle lobby che ha spellato solo i cittadini italiani, impoverito e colpito le famiglie, i giovani, gli anziani speculando e sprecando i soldi pretesi come tasse, ed auspica alla ricostruzione democratica del Paese tramite una nuova e giovane classe dirigente fatta dal popolo e per il popolo.
Sono già migliaia le adesioni pervenute sui siti e pagine dei social network di noiconsumatori.it e del network degli studi AntiEquitalia. “Siamo già in tantissimi – ha detto il presidente Pisani – per sostenere e dare voce a chi ha perso la casa o i suoi risparmi sotto l’ossessione Equitalia ed i suoi metodi medievali e illegittimi, a chi ha perso la vita e visto svanire ogni sogno, a chi ha perso il lavoro. Siamo pronti e agguerriti per difendere e portare avanti i diritti, finora calpestati, di cittadini, lavoratori, pensionati e piccoli imprenditori portati al suicidio per la disperazione di non poter più andare avanti, giovani che non vedono un futuro, cassintegrati, precari e studenti violentati nei loro diritti costituzionali. Vogliamo proporre e non solo rappresentare il disastro della Malapolitica italiana. E’ per questo che abbiamo bisogno di tutti, tutti coloro che credono che l’Italia sia una nazione senza distinzione Nord – Sud, fatta e portata avanti dal popolo sovrano di cui i politici devono essere fedeli dipendenti e rappresentanti, non più speculatori e traditori”.
“Non c’è più tempo, siamo come nel dopoguerra, dobbiamo svegliarci e riprenderci il nostro Paese e la nostra vita – ha spiegato Pisani -. Siamo arrivati al punto di combattere Stato contro cittadino. Oramai è sempre più difficile gestire un’azienda così come è difficile per un dipendente vivere con uno stipendio precario o una pensione da 500 euro al mese. Per questi motivi dobbiamo civilmente scendere in piazza e far sentire le nostre ragioni e pretendere equità fiscale ed il rispetto dei diritti costituzionali fondamentali”.
RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI, IL PAESE E’ DEL POPOLO!!!!!