NOICONSUMATORI: EQUITALIA CONTINUA A BLOCCARE I CREDITI DI MIGLIAIA DI SOCIETA’
DIRETTIVA MINISTERO: SI’ AI PAGAMENTI QUANDO LA P.A. TRASFERISCE FONDI RELATIVI AD AIUTI E CONTRIBUTI.
Continua senza sosta la riscossione da parte di Equitalia nei confronti delle imprese e delle società creditrici di finanziamenti che devono essere erogati dalla P.A.. Ogni giorno vengono pignorati contro le direttive del ministero e migliaia di società in tutta Italia hanno i crediti bloccati e stanno per fallire a causa della violenta riscossione. La nota ministeriale del 17 settembre 2007 è inequivocabile: “quando la pubblica amministrazione (Unione Europea, Governo o Regione) è solo un tramite per trasferimento di fondi alle imprese, derivanti da incentivi, aiuti e contributi a fondo perduto (e dunque l’azienda vanta incassi di natura non contrattuale) – spiega il presidente di Noiconsumatori.it Avv. Angelo Pisani – non può applicarsi il blocco dei pagamenti previsto dalla Finanziaria del 2007 nei confronti dei fornitori di beni e servizi che hanno pendenze nei confronti di Equitalia”. Il pronunciamento del ministero è stato utilizzato da un’impresa associata Claai per incassare un contributo a fondo perduto di cui era destinataria sebbene in presenza di una pendenza con la pubblica amministrazione. Lo sblocco del pagamento è stato ottenuto invocando l’applicazione della circolare ministeriale del 17 settembre del 2007. La materia dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese è disciplinata, come è noto, dall’articolo 48-bis del Dpr n. 602 del 1973 modificato dalla Finanziaria del 2007 (e da un decreto del 29 marzo del 2007) in maniera da bloccare ogni pagamento oltre la soglia dei 10 mila euro in presenza di pendenze fiscali o previdenziali iscritte e ruolo. La nota del ministero chiarisce che il termine “pagamento” si riferisce esclusivamente all’adempimento di un obbligo contrattuale e, comunque, abbia natura civilistica. “quindi Equitalia – spiega Pisani – non può bloccare i pagamenti della P.A. quando riguardano fondo relativi ad aiuti e contributi. Chiediamo – conclude Pisani – la sospensione della riscossione violenta da parte di Equitalia”.