Rivolta dei consumatori contro le tasse ed i ticket sanità La Finanziaria introduce indiscriminato ticket al Pronto Soccorso e sui farmaci, in violazione dei principi costituzionali e per coprire i fallimenti della politica denuncia in una nota l’Avv. Angelo Pisani, Presidente di NoiConsumatori.it . E’ Scandaloso quanto si sta verificando nel pianeta della sanità, esteso il ticket anche ai codici verdi (media urgenza), siamo amareggiati ed allibiti insiste l’avv. Angelo Pisani, “i ticket non sono altro che odiose gabelle e violano il diritto alla salute protetto dalla nostra carta costituzionale, a discapito soprattutto delle fasce più deboli e bisognose, formeranno solo altre sacche di clientelismo e non serviranno ridurre la spesa sanitaria. Questa vicenda in realtà nasconde un sistema sanitario carente e deludente sia dal punto di vista dei costi che dell’incremento delle prestazioni non appropriate. La vera emergenza” – spiega Pisani – “è abbattere speculazioni di ogni genere che assecondano le logiche di mercato, perdendo di vista le reali esigenze dei cittadini, cui andrebbe garantito un sistema efficiente e solidaristico, senza incrementi di imposte e balzelli”.
Le promesse di Prodi”- continua- “ non sono state mantenute. Prodi era partito dicendo che avrebbe portato efficienza a minor costo: mentre l’efficienza è ancora da vedere, i costi per i cittadini non c’è dubbio sono aumentati”. Pisani chiama tutti i cittadini ad una prova di responsabilità e di forza, mettendo in campo la coalizione più ampia possibile degli schieramenti di centrosinistra e di opposizione per il rispetto dei trinci costituzionali.
Oltre ad una petizione tramite il sito internet www.noiconsumatori.it dove si può scaricare il modulo per partecipare anche all’indagine sul sistema sanitario per poi promuovere concretamente presso le Autorità competenti un serio programma e progetto di legge per il rispetto del diritto alla salute, già pronte numerose cause di risarcimento danni alla salute subiti in questi giorni dai pazienti a causa dei disservizi e confusione regnante negli ospedali e pronto soccorso, con ricorso finale alla corte europea dei diritti dell’uomo