Non commette reato l’imprenditore che riassume i dipendenti dell’ex appaltatore in cambio della rinuncia alle pregresse
L’imprenditore della ditta che si aggiudica il nuovo appalto con la
pubblica amministrazione non commette estorsione e violenza privata se
subordina l’assunzione dei lavoratori licenziati dall’appaltatore
precedente alla rinuncia alle pretese retributive maturate in passato.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione.