«Non faccia il napoletano»: per la Cassazione non è un’offesa
ROMA
L’epressione, infatti, non può essere classificata tra quelle
Nel processo, spiegano gli «ermellini», era stato chiamato a
(27 marzo) – La Cassazione sdogana gli appellativi che richiamano quei
modi di essere ben sintetizzati e definiti dai luoghi comuni. Così, ad
esempio, è lecito invitare qualcuno a «non fare il napoletano», anche
se questo invito viene rivolto direttamente in un’aula di giustizia da
un magistrato.
«denigratorie» da censurare o ancora peggio da condannare. E così la
quinta sezione penale ha bocciato il ricorso di una 43enne che si era
costituita parte civile nel procedimento a carico di un emiliano che
doveva rispondere di falsità in atti privati.
testimoniare anche un napoletano che evidentemente aveva messo in campo
tutta la sua napoletanità tanto che il giudice di udienza del Tribunale
di Parma lo aveva ripreso invitandolo a «non fare il napoletano».