Non supera i 1.000 euro il 72% delle pensioni
Il 71,9% delle pensioni nel 2008 non ha superato i 1.000 euro mensili. E’ quanto emerge dal rapporto su ‘trattamenti pensionistici e beneficiari’ elaborato dall’Istat in collaborazione con l’Inps. Il 45,9% delle pensioni ha, infatti, importi mensili inferiori a 500 euro – precisa l’Istat – e il 26% ha importi mensili compresi tra 500 e mille euro.
Il 32,4% dei pensionati ha piu’ di una pensione, comunica l’Istat nel rapporto su ‘trattamenti pensionistici e beneficiari’ nel 2008. In particolare, il 24,6% e’ titolare di due pensioni, mentre il 7,8% almeno di tre. Chi gode di una sola pensione e’, invece, il 67,6%.
30,3% PENSIONATI HA MENO DI 64 ANNI – Oltre il 30% dei pensionati (il 30,3%) ha meno di 64 anni, rileva l’Istat, precisando che a fine 2008 il 69,9% dei beneficiari dei trattamenti pensionistici ha piu’ di 64 anni, mentre il 26,6% ha un’eta’ compresa tra i 40 e i 64 anni e il 3,7% ha meno di 40 anni.
La spesa per le pensioni nel 2008 ha raggiunto quota 241,1 miliardi di euro, con un aumento del 3,5% rispetto al 2007. Lo comunica l’Istat, precisando che la spesa ha raggiunto il 15,38% del Pil.
La crescita, spiega l’Istat, ”e’ il risultato della diversa evoluzione del numero delle pensioni e del loro importo medio: in particolare, il numero dei trattamenti pensionistici in pagamento e’ aumentato dello 0,4% rispetto all’anno precedente, mentre l’importo medio delle pensioni aumenta del 3,1% rispetto al 2007”. Si notano, sempre in termini di spesa, differenze marcate tra il Nord e il resto del Paese, infatti il 50,9% della spesa si concentrata in Italia settentrionale (21,5% nel Centro, 27,6% nel Sud). Guardando ai pensionati, rileva sempre l’Istat, nel 2008 il numero dei titolari di prestazioni pensionistiche e’ di quasi 16,8 milioni, dato pressoche’ invariato rispetto al 2007 (+0,04%), con un numero di pensioni procapite pari a 1,4.
Sebbene la quota di donne sia pari al 53%, gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici, a causa del maggiore importo medio dei trattamenti percepiti (17.137 euro rispetto agli 11.906 euro medi delle donne). Se si rapporta il numero dei pensionati agli occupati, si rilevano in Italia 70 pensionati ogni 100 occupati. Il carico relativo e’ maggiore nel Mezzogiorno (79 ogni 100) mentre presenta il valore piu’ contenuto nelle regioni settentrionali, (65 ogni 100).
La Commissione Ue “accoglie favorevolmente” la decisione dell’Italia di innalzare l’età pensionabile delle dipendenti pubbliche dal primo gennaio 2012 e spera che le misure “possano aiutare il consolidamento delle finanze pubbliche”. Lo ha detto all’ANSA il portavoce della vicepresidente della Commissione Ue, Viviane Reding, per il quale “l’Italia ha fatto esattamente quello che speravamo”.
Il portavoce ha sottolineato come l’esecutivo europeo ”abbia accolto con soddisfazione la decisione del governo italiano e la sua volonta’ di cooperazione con la Commissione europea”. ”Ora – ha spiegato – speriamo che le misure prese non solo risolvano i problemi per quel che riguarda l’attuazione della sentenza della Corte europea di giustizia del 2008, ma possano anche aiutare l’Italia, impegnata nella manovra di bilancio, nel consolidamento delle proprie finanze pubbliche”. Il testo della norma che innalza a 65 anni dal primo gennaio 2012 l’eta’ pensionabile delle donne nel pubblico impiego e’ adesso atteso a Bruxelles, per una valutazione nel dettaglio del provvedimento. Valutazione alla quale, salvo sorprese, dovrebbe seguire la decisione di chiudere la procedura di infrazione aperta un anno fa.