Non versa il mantenimento ai figli? Perde il diritto all’affido condiviso
Il genitore che non versa ai figli l’assegno di mantenimento perde il
diritto all’affido condiviso. Il giudice, infatti, può decidere di affidare i figli esclusivamente all’altro genitore. A questa conclusione è giunta la Corte di Cassazione con la sentenza n. 26587 del
17 dicembre 2009, con cui ha respinto il ricorso di un padre che lamentava il fatto che i figli fossero affidati solo alla ex moglie. L’uomo, però, non aveva mai
versato loro l’assegno di mantenimento. I giudici hanno spiegato che “perché possa derogarsi alla
regola dell’affidamento condiviso, occorre quindi che risulti, nei
confronti di uno dei genitori, una sua condizione di manifesta carenza
o inidoneità educativa o comunque tale appunto da rendere
quell’affidamento in concreto pregiudizievole per il minore (come nel
caso, ad esempio, di un’obiettiva lontananza del genitore dal figlio, o
di un suo sostanziale disinteresse per le complessive esigenze di cura,
di istruzione e di educazione del minore), con la conseguenza che
l’esclusione della modalità dell’affidamento esclusivo dovrà risultare
sorretta da una motivazione non più solo in positivo sulla idoneità del
genitore affidatario, ma anche in negativo sulla inidoneità educativa
del genitore che in tal modo si escluda dal pari esercizio della
potestà genitoriale e sulla non rispondenza, quindi, all’interesse del
figlio dell’adozione, nel caso concreto, del modello legale prioritario
di affidamento”.
Sentenza non valida per il genitore femmina Non capisco come si possa perdere un diritto che non esiste e che non è mai esisitito. Nessun genitore, infatti, ha alcun diritto all’affido condiviso, mai. Esiste, invece, un diritto dei figli ad avere educazione, sostegno e cure da entrambi i genitori. Come possa il figlio perdere questo diritto a seguito dell’incapacità di uno dei genitori a mantenerlo solo l’UltraKasta può concepirlo. In effetti, il caso di figli affidati ad entrambi i genitori o addirittura in esclusiva alla madre quando solo il padre lavora e li mantiene è, fino ad oggi, comunissimo. Ma ciò è possibile solo quando è la madre a non lavorare. Nel caso in cui sia il padre a non lavorare, invece, la Corte di Cassazione, la creme de la creme dell’UltraKasta, usa la giustizia trasversale di puro stampo mafioso e depriva i figli di un loro diritto per "punire" il padre non allineato alla dittatura giudiziaria.