Nullità della clausola di massimo scoperto e nuove clausole per la trasparenza
Gli istituti di credito, che sono stati colpiti dall’abolizione della commissione, hanno cercato di reintrodurla sotto altro nome, ma anche in questi casi deve comunque ritenersi applicabile il dettato della norma introdotta dalla legge 2/09. In tal senso, è intervenuta anche la Banca d’Italia che ha raccomandato alle banche italiane di procedere alla sostituzione della commissione, con forme trasparenti di remunerazione commisurate all’importo del fido, adeguandosi in tal modo alla prassi bancaria applicata in altri paesi europei.
La banca d’Italia è anche intervenuta recentemente con una serie di nuove regole contenute nelle disposizioni sulla “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari per la correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”. L’obiettivo delle nuove regole è di rendere alla clientela informazioni in modo corretto, chiaro ed esauriente. In particolare, la documentazione predisposta per la clientela, dovrà consentire di capire le caratteristiche e i costi del servizio offerto, in modo da poter confrontare con facilità i prodotti, favorendo la concorrenza nel mercato bancario e permettendo ai consumatori di scegliere consapevolmente.
Da un punto di vista pratico, saranno vietate le clausole importanti scritte in basso ai formulari contrattuali e con caratteri piccolissimi; occorrerà dare maggior rilievo alle informazioni alla clientela, con caratteri più chiari, titoli e sottotili precisi, frasi semplici e facilmente comprensibili.