Obesità e denutrizione: un’indagine svela il problema dei più piccoli
Un’indagine condotta dal Comitato provinciale di Milano del Coni su un campione di 20mila bambini tra i nove e i 10 anni ha svelato che sono molti i bambini a rischio salute: ci sono quelli troppo grassi, tendenti all’obesità, a causa del cibo-spazzatura; oppure quelli troppo magri a causa di troppi pasti saltati e di abitudini alimentari scorrette.
Nello specifico, «Il 41% dei bambini considerati nell’indagine è risultato essere in soprappeso – ha spiegato Ettore Rizzi, docente in scienze sociali presso il Coni Scuola dello Sport Regione -. Più precisamente, il 9% è obeso e il 32% in semplice sovrappeso. Di questi il 57% è di sesso femminile» Il problema sorge, però, anche con chi mangia ‘troppo poco’. Infatti, «L’11% del campione esaminato, a prevalenza femminile, risulta infatti essere sottopeso», ha continuato il docente.
Dunque, ciò che emerge dall’indagine – spiega l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’Associazione Noiconsumatori.it – è una vera e propria abitudine alimentare scorretta che è guidata dai genitori, ma che danneggia soprattutto i più piccoli. Spesso, poi capita che a causa della vita frenetica dei genitori, soprattutto in un’era di crisi generale dove sempre più spesso in famiglia sono costretti a lavorare sia il padre che la madre pur di arrivare alla fine del mese, i figli siano sempre più spesso abbandonati o affidati alla baby-sitter – o alla pseudo-baby sitter che si chiama TV! – e subiscano diversi disagi e abitudini sbagliate come saltare il pranzo (23%), la cena (32%) o la colazione (28%) o ancora, siano ‘ingozzati’ con cibi con valore nutrizionale moto basso come panini, patatine o merendine distribuiti dalle grandi catene multinazionali».