OccupyScampia, molte associazioni disertano e restano a lavorare al Gridas
La manifestazione «OccupyScampia», contro l’ormai strapresunto coprifuoco che sarebbe stato imposto dalla camorra, in guerra, ai negozianti del quartiere, è in programma oggi venerdì 3 febbraio e non vi parteciperanno molte associazioni della periferia Nord. Alcune, serenamente, prenderanno per buona l’occasione per farsi conoscere meglio, ma sempre a distanza dall’evento. Mentre tra le più caustiche contro le carovane mediatiche partite da Twitter ed altri social network per conquistare i giornali, ci sono la Marotta& Cafiero Editore-Vodiska Teatro e (R)esistenza Anticamorra con Ciro Corona che, su Facebook e poi su Tg Sky 24, ha polemizzato duramente con la deputata del Pd Pina Picierno, tra le promotrici (acquisite, i veri promotori restano nell’anonimato della Rete) dell’iniziativa in programma questo pomeriggio alle 17 in piazza Giovanni Paolo II e che ha generato una serie di manifestazioni alternative.
«UN CALCIO ALLA BUFALA MEDIATICA» – Ieri, giovedì 2 febbraio, su Facebook Corona scriveva: «Su Tg Sky 24 con l’onorevole Picerno le chiederemo in diretta se, nonostante le smentite (dei magistrati antimafia e del prefetto al quale non risultano denunce «nemmeno informali» su chiusure imposte ai negozi dai clan, ndr) vuole ancora parlare del coprifuoco». E poi ancora Corona invitava «sabato mattina presso il campo dell’Arci Scampia alla partita contro la Nazionale Magistrati: diamo un calcio alla bufala mediatica!». L’iniziativa originariamente era «Diamo un calcio alla criminalità», ora i calci diventano due. Il presidente dell’Ottava Municipalità — che l’ha voluta — Angelo Pisani, conferma: «In campo sono attesi il presidente dei gip di Napoli Bruno D’Urso, Cafiero De Raho, Catello Maresca e altri magistrati antimafia. È in programma anche di giocare con la Nazionale Giornalisti. E nella squadra della Municipalità con me ci sono due poliziotti del commissariato di Scampia.
UN CALCIO ALLA CRIMINALITA’ – Se non nevica, si gioca. E chi vincerà il triangolare si sfiderà coi ragazzi di Scampia. Lo slogan è “Un calcio alla criminalità” e va bene se le associazioni vogliono dare un calcio anche “alla bufala”». Insomma, se pure c’è una faida in corso e Scampia resta uno dei più grandi «mercati di droga d’Europa» (ha ricordato ieri Roberto Saviano su Repubblica) non vuol dire che ci sia un coprifuoco imposto nei termini riferiti dai grandi network (e smentito ieri sera, infine, dalla locale Confcommercio). E a chi si impegna quotidianamente col volontariato sul quartiere, l’attenzione mediatica, con queste premesse, non piace, oltre al fatto che l’iniziativa, comunque, è piombata su Scampia senza alcun raccordo con le realtà operative locali. Così ieri sera la deputata Picierno ha seguito il prefetto Andrea De Martino ed il questore Merolla in «sopralluogo» tra i negozi di Corso Secondigliano e poi a piazza Giovanni Paolo II e quindi, al Centro Mammut che ha sede nell’emiciclo, dove ha incontrato gli operatori per invitarli a partecipare ad «OccupyScampia», e prima ancora al Gridas, pure visitato in extremis, dove le è stato chiesto di modificare «almeno» lo slogan della manifestazione odierna in «Occupiamoci di Scampia (Oggi e sempre)».
IL PREFETTO DE MARTINO – Nell’occasione, il prefetto si è mostrato ammirato per le attività del Centro Mammut, «una conoscenza che non avevo — ha detto De Martino — di giovani impegnati in una scuola di formatori che diffonde cultura e consapevolezza». E sul coprifuoco De Martino ha poi ribadito: «Ho solo fornito una constatazione venuta dalle forze polizia, carabinieri e dalla stessa autorità giudiziaria che lo hanno escluso. Comunque resta il problema che su Scampia dovremmo tutti continuare a spenderci per far crescere la qualità della vita della sua comunità».
LA MANIFESTAZIONE – Il corteo della Picerno è oggi venealle 17. Quello serale promosso dalla Municipalità di conseguenza, con don Aniello Manganiello, ex parroco di Scampia, ed i Verdi, resta invece fissato all’altro venerdì, il 10, dalle ore 20. Ma i Verdi sempre attivi in ultimo hanno deciso di partecipare anche all’iniziativa odierna, benedetta ieri sera dal cardinale Giordano, assieme al Pd, Sel e Libera. Mentre le associazioni del quartiere, pure contente che qualcuno venga a conoscere meglio Scampia, resteranno per lo più al lavoro, al Mammut per la presentazione di un libro ed al Gridas di Rione Monterosa «per preparare l’evento carnevalesco del 19 febbraio», riferisce Martina Pignataro sulla tradizione inaugurata dal papà Felice. Pina Picierno ha ancora precisato: «La mia è stata una reazione istintiva e arrabbiata a quanto leggevo nelle cronache su Scampia. Avevo davanti a me Twitter, e ho scritto: facciamogli capire che Scampia non è cosa loro».
PD – Per Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd, «occupare Scampia significa liberare le migliori energie del quartiere. E per fare questo bisogna partire da chi lì lavora da anni, come il Gridas, il Mammut, il Centro Hurtado, le parrocchie, i comitati cittadini, l’esperienza di Punta Corsara, gli operatori sociali, i maestri, gli educatori, proprio per dire a tutti che Scampia è anche molto altro dall’immagine stereotipata e mediatica».
LE ASSOCIAZIONI – Ed ecco cosa dicono da giorni le associazioni, finalmente incontrate, sul web. Per il Centro Mammut «è benvenuto chiunque decide di uscire dalle vie virtuali e di vivere le vie della sua città a Scampia…invitiamo tuttavia chi ha il “potere” della comunicazione a fare molta attenzione. È fatto noto che nell’area Nord ci sono giorni di tensione dovuti ad un assestamento tra i poteri camorristici. Ma seminare panico e paura, diffondendo notizie infondate su “coprifuoco” e diktat di camorra, può servire solo ad “occupare” Scampia con la paura che nasce dalla menzogna, seminando panico. Affrontare la “questione Scampia” in questo modo denota soprattutto ignoranza. Invitiamo tutti a riprendersi strade e piazze di Scampia con il Carnevale del Gridas che si terrà domenica 19 (www.felicepignataro.org)». E l’associazione Vodiska-Marotta&Cafiero di Rosario Esposito La Rossa (scrittore) e Maddalena Stornaiuolo, che invece fa regolarmente prove teatrali al Mammut dalle 21 — quindi sfiderebbe il “coprifuoco” tutti i giorni — così scrive in rete: «È chiaro che in questa terra nata storta, in questo quartiere dormitorio costruito per speculare e piazzarci i “fastidiosi” della città, ci sta la camorra. Ci sono le piazze di spaccio, i boss, i killer, i blitz, le camionette. C’è tutto questo e bisogna resistere. Il perché esiste lo spiegheremo un’altra volta. Quando avremo il tempo di dire che questo è un quartiere dove ammassano in cemento e amianto famiglie su famiglie, dove non ci sono sbocchi lavorativi nonostante sia il più giovane d’Italia, quando avremo il tempo di dire che dovrebbero arrestare prima gli architetti e poi i camorristi. Ne parleremo quando livelleremo le opportunità, quando i ragazzi di Modena e Scampia partiranno dalla stessa postazione. È facile dire “no” quando ci sta babbuccio che ti compra l’Ipad, il difficile viene quando davanti a te hai grossi interrogativi, quando in prigione non sei rieducato ma stai peggio di prima. Ma qui non vogliamo perdonare o giustificare nessuno. Il coprifuoco ordinato dai boss è una bugia corrosiva che serve ad attirare l’attenzione in vista delle prossime elezioni, dolciume puro per vendere qualche giornale in più. A noi ci trovate presso il Mammut, il Centro Hurtado, il Gridas, il Campo Rom, la Municipalità, la Piscina Galante, la Palestra Maddaloni, lo sportello Anticamorra, gli A67, le scuole, le parrocchie, le associazioni. Giovedì alle 15 siamo al Centro Sportivo Arci Scampia con 60 bambini di 7 anni, per noi questa è la rivoluzione».