oltre ipoteche e pignoramenti di case, ci sono 150 mila famiglie a rischio sfratti
La denuncia arriva da Cgil-Sunia
Il Piano Casa del Governo non è una risposta all’emergenza abitativa: ne è convinto Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, che ha commentato i dati di uno studio Cgil-Sunia secondo cui, senza misure di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, nel triennio 2009-2011 si rischiano 150mila sfratti per morosità. “C’è una fascia del Paese che avendo una emergenza abitativa non vede nel governo nessuna soluzione”, dice Epifani.
Mentre il Governo prepara il ‘Piano casa’ come stimolo per la crescita, per Cgil e Sunia ben 150 mila famiglie potrebbero presto restare senza abitazione. E quanto rileva lo studio dal titolo ‘La crisi economica acuisce il fenomeno degli sfratti per morosità da cui emerge che è sempre più forte la difficoltà delle famiglie in affitto sostenere gli attuali livelli di mercato.
“Data l’insostenibilità dei canoni, delle spese per l’abitazione e dell’aggravarsi della situazione economica e occupazionale – spiegano Cgil e Sunia – senza misure di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, nel triennio 2009/2011 si prevede che altre 150.000 famiglie perderanno la propria abitazione subendo uno sfratto per morosità incapaci di far fronte al pagamento dell’affitto”.
“Il mercato dell’affitto privato, infatti – si legge ancora – è caratterizzato da quella famiglia tipo che oggi più che mai subisce gli effetti della crisi economica: il 20,5% dei nuclei sono unipersonali, il 67% delle famiglie in affitto percepisce un solo reddito e in queste il 39,6% è rappresentato da operai e il 29,2% da pensionati, più di un quinto dei capofamiglia ha oltre 65 anni e un quarto è costituito da donne”.
Uno ‘spaccato sociale che, alla luce della gravissima crisi economica, potrebbe avere conseguenze nefaste per uno dei beni essenziali: la casa. “Per le famiglie dove spesso l’unica entrate è un reddito da lavoro dipendente o una pensione – si legge – l’affitto incide con percentuali insostenibili: tra il 40 e il 50% a Genova e Torino, tra il 50 e il 70% a Bologna e Firenze, oltre il 70% a Milano e Roma. In generale, le spese totali per l’abitazione gravano sul reddito mediamente tra il 50 e il 70%, con i casi eclatanti di Milano e Roma, dove l’incidenza oscilla tra l’82 e il 92%. A fronte di un reddito medio da lavoro dipendente sostanzialmente invariato, gli affitti sono aumentati del 16% nel corso del 2008”.
Guardando le aree metropolitane a più alta tensione abitativa, nel complesso sono stati emessi quasi 100.000 sfratti per morosità e circa 90.000 famiglie hanno subito un esecuzione del provvedimento: a Milano e Roma circa 20.000 famiglie, a Napoli quasi 15.000, a Torino più di 10.000. Mentre a Genova, Firenze, Palermo e Roma circa il 10% delle famiglie in affitto, escludendo le abitazioni di proprietà pubblica, hanno subito uno sfratto per morosità.