«Opel Corsa difettose»: dopo 7 anni condannata la General motors
Sono serviti 7 anni di udienze, accertamenti tecnici preventivi e consulenze tecniche d’ufficio, per far valere i diritti di due cittadini napoletani nei confronti di uno dei più grandi colossi del settore automobilistico, la General Motors . La storia risale infatti al 2004, quando una Opel Corsa si incendiò all’improvviso sulla Tangenziale di Napoli per difetti di funzionamento del sistema elettrico, il conducente subì gravi lesioni personali e la macchina andò distrutta. Dopo alcuni mesi la casa madre ritirò dal mercato alcuni modelli simili.
«La costanza dei miei assistiti – chiarisce l’avvocato napoletano Gennaro Illiano -, è stata alla fine premiata e la casa produttrice è stata condannata in primo grado dal Tribunale di Napoli al rimborso del valore di mercato della Opel Corsa, nonché al risarcimento dei danni subiti dal conducente».
È infatti stato accertato un difetto di fabbricazione nell’auto in questione, in particolare del sistema di conduzione elettrica, che ha scatenato l’incendio, la conseguente distruzione dell’auto e la rottura di alcune vertebre del povero conducente. Naturalmente ora potrebbero esserci nuovi sviluppi per la questione qualora le General Motors proponesse appello. Ma per il momento la sentenza è esecutiva.