Osservatorio: cellulari riciclati, boom in tutto il mondo ma non in Italia
Spesso chi compra un nuovo smartphone non utilizza più il cellulare vecchio ancora funzionante. In questo caso le soluzioni sono due: lasciare il vecchio dispositivo nel cassetto, oppure riciclarlo consegnandolo ad una società specializzata. Ebbene, quello legato al riciclo dei cellulari è un business che al momento non conosce crisi, visto che sono milioni ogni anno i cellulari consegnati ad aziende del settore.
È il caso della ReCellular che ricicla i cellulari al ritmo di 125 mila a settimana in tutto il mondo, per poi rivenderli negli Stati Uniti. Ogni anno oltre 6,5 milioni di vecchi cellulari perfettamente funzionanti vengono rivenduti, a un prezzo più competitivo degli smartphone, in quanto di seconda mano.
Questi vecchi cellulari vengono infatti sistemati, rigenerati e rimessi in vendita, mentre proprio quando non c’è niente da fare vengono smontati al fine di recuperare i componenti. Le società specializzate nel settore acquisiscono i vecchi cellulari dai privati, e spesso anche da enti ed associazioni che altrimenti li butterebbero, per dar loro nuova vita generando profitti.
Quello del riciclo dei cellulari, in altre parole, è un business fiorente e destinato a crescere ulteriormente. Gli unici che non sembrano interessati al recupero, ma solo al consumo sono gli italiani, che quando comprano un nuovo smarpthone preferiscono lasciare quello vecchio nel cassetto, anziché guadagnare qualcosina e adottare abitudini di consumo eco-sostenibili.
Eppure anche nel nostro Paese non mancano realtà che si occupano di questo, basta una rapida ricerca su internet. Per citarne solo qualcuna, ricordiamo Vendutissimo.it, Comprocellulari.it e Celluvale.it. L’utente che ricicla il proprio vecchio cellulare riceve in cambio un corrispettivo in denaro, oppure un buono sconto per un nuovo telefono.
Fonte: www.helpconsumatori.it / www.supermoney.eu
Siamo indietro anche sulla comparazione e il risparmio In pratica ci troviamo ad usare MOLTO meno i comparatori di tariffe (un po’ di più quelli di prezzo… ma poco) rispetto all’estero dove invece sono la fonte principale di informazioni e preventivi, e quindi anche di risparmio. Perchè se confronto allora posso anche scegliere con cognizione, altrimenti mi muovo seguendo le sirene delle offerte e della pubblicità