OUA: TRIBUNALI DISASTRATI, PROCESSI LUNGHI E IL GOVERNO TAGLIA LE RISORSE
Michelina Grillo, presidente Oua, in solidarietà con le iniziative dell’Ordine forense partenopeo parteciperà alla cerimonia, ma non interverrà
La presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, spiegando le ragioni dell’adesione alla protesta degli avvocati napoletani, ha voluto anche commentare l’articolo pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica sulla situazione di degrado del Tribunale di Roma: «Dopo lo scoop del Policlinico di Roma e del Tribunale della Capitale, vi invitiamo a visitare e constatare il disastro degli uffici giudiziari a Napoli. Siamo stati facili profeti! Lo avevamo scritto in un nostro comunicato l’altro ieri: “…Chiaramente, in attesa che la situazione esploda, fra qualche mese, con un scoop tipo quello sulla malasanità nel Policlinico di Roma. Nei tribunali italiani non c’è bisogno di travestirsi per vedere cosa succede è tutto alla luce del sole: i processi sono lunghi e i tribunali sono un disastro..”. Purtroppo quando le cose le denunciamo noi, il pregiudizio prevale e le nostre parole rimangono inascoltate. Ora, grazie a questo servizio di Repubblica, l’opinione pubblica e il mondo politico, si riaccorgono della grave crisi del sistema giustizia. Speriamo che questa ritrovata attenzione consenta di invertire la rotta rispetto ai tagli operati in questo settore con la Finanziaria e prima ancora con la legge Bersani. Per uscire dalla situazione fotografata da Repubblica servono: risorse, risorse, risorse!».
«Noi – ha precisato la presidente dell’Oua – nelle Corti di Appello le inaugurazioni dell’anno giudiziario le celebreremo così: protestando. Metteremo l’accento sulla realtà di questo Paese, dove i diritti dei cittadini vengono disattesi ogni giorno, dove il lavoro degli avvocati viene mortificato, dove la giustizia è tanto malata, che dovrebbe essere una priorità nazionale. Invece, ancora una volta abbiamo sentito discorsi su come fare quadrare i conti in bilancio, si è parlato di fatto di tagliare ancora più diritti, addirittura di ritoccare l’articolo 111 della Costituzione, quello del “giusto processo”. Così facendo l’impegno di Mastella secondo il quale “la stella polare è il cittadino”, rischia di diventare un enorme e pericoloso “buco nero”».
«Vedremo – ha concluso Grillo – se la retorica delle “riforme a costo zero” e del dialogo di facciata ed escludente, cederà il passo ad una nuova disponibilità al confronto. Da parte del Governo, ma anche da parte della magistratura, che troppe volte ci ha lasciati soli in questa battaglia di democrazia».
Roma, 26 gennaio 2007