P.A.: responsabilità per danno causato dai propri dipendenti
E’ direttamente responsabile la Pubblica Amministrazione se il pubblico dipendente commette un illecito a causa del fatto che i superiori gerarchici abbiano omesso di emanare le opportune direttive per prevenirne la commissione.
E’ quanto ha stabilito la Corte di Cassazione civile, sezione III, con la sentenza 17 gennaio 2008, n. 864.
Il caso ha interessato un triste episodio di un carabiniere morto a causa di un colpo di arma da fuoco sparato imprudentemente da un suo collega, per cui i familiari della vittima hanno convenuto in giudizio il Ministero della Difesa per sentirlo condannare al risarcimento dei danni subiti per la morte del proprio congiunto.
La Corte di Cassazione, interessata con ricorso da parte del Ministero della Difesa soccombente in primo e secondo grado, ha affermato che l’attività del dipendente costituisce fonte di responsabilità diretta per la P.A., quando tale attività sia volta a conseguire fini istituzionali e si svolga nell’ambito delle attribuzioni dell’ufficio o del servizio al quale il dipendente è addetto.
Rigettando il ricorso, il Collegio ha enunciato il seguente principio:
“Nel caso che un dipendente della Pubblica Amministrazione abbia commesso un atto illecito e si accerti che ciò è avvenuto in quanto i superiori gerarchici del dipendente stesso hanno omesso di emanare le direttive opportune per prevenire la commissione, da parte dei lavoratori ad essi subordinati, di atti come quello predetto (vigilando poi sull’applicazione delle direttive medesime), vi è responsabilità diretta della P.A. per il comportamento omissivo di detti superiori, sussistendo sia la riferibilità di tale atto alla stessa P.A. (una volta assodato che nella fattispecie concreta la predetta emanazione rientrava tra i compiti di chi aveva funzioni dirigenziali nella struttura amministrativa in questione), sia l’esistenza di un rapporto di causalità tra il comportamento omissivo di detti superiori e l’evento dannoso (una volta assodato che nella fattispecie concreta senza l’omissione in questione non vi sarebbe stato l’atto illecito del dipendente subordinato direttamente produttivo del danno) in base al principio secondo cui causa causae est causa causati”.